Organizzazione e vendita sono due elementi essenziali nella vita di un’azienda, non poi così distinti tra di loro come si tende ad immaginarli spesso, ma uniti nel segno della comunicazione. Il processo di trasformazione della domanda di un cliente in risposta di un’azienda è un meccanismo organizzativo che non dispone di confini ben definiti, non prende il via in un istante preciso, non possiede tempi standard stabiliti e, soprattutto, non si compie in modo totalmente programmabile. Per questo motivo capita spesso che agli occhi del cliente risulti discontinuo in termini di tempi e metodi; i tempi, la volontà e gli umori di chi pone le domande ed i metodi di vendita della persona che offre le risposte non sono necessariamente allineati a priori, ma necessitano di un’opera di armonizzazione attraverso la comunicazione.
PNL Transpersonale: realizzare una trasformazione profonda
di Giacomo Bruno
«La verità… ah se fosse vera!» (Jorge Luis Borges)
E poi: «Cos’è la verità, qual è la verità?»
Queste sono riflessioni e domande ricorrenti, non solo di uno scrittore con i controfiocchi come Borges o di un politico senza gli attributi come Ponzio Pilato (non è l’unico…).
Come ristrutturare la parola “fallimento”
La paura di fallire è una delle paure croniche dei nostri giorni. Se parli con le persone, tutte quelle che incontri, o quasi, hanno paura del fallimento. Dietro questa parola, “fallire”, si celano emozioni molto negative, che impediscono alla maggior parte delle persone di provare a fare qualcosa, ancor prima di farla.
4 Chiacchiere con Angela Foi
di Giacomo BrunoAlcuni miei allievi dell’Università del Tempo Libero hanno organizzato “Quattro chiacchiere con Angela Foi”, una serata di presentazione del mio ebook Giochi Conversazionali e il coinvolgimento del pubblico è stato talmente caloroso da emozionarmi. Le domande non finivano mai, ma questo è naturale poiché la comunicazione è materia che tocca tutti da vicino. O g n i g i o r n o tutti siamo inevitabilmente coinvolti nello scambio relazionale. Riporto qui di seguito alcune delle domande.
Come sfamare la mente con le parole
di Giacomo BrunoÈ inutile negarlo: c’è qualcosa di potente racchiuso nelle parole. Queste ultime possono rivelarsi delle validissime armi vincenti, utili per affrontare qualsiasi problema, proprio grazie alla loro essenza. La scuola insegna a leggere e a scrivere i vocaboli. La vita richiede di saperli usare. È l’ignoranza a uccidere la mente e le parole possono diventare vere e proprie strategie della vita stessa.
Come allenarsi alla comunicazione
di Giacomo BrunoOgni volta che comunichiamo, il nostro interlocutore si pone un’inconscia domanda, che mi piace sintetizzare in CCC, cioè Cosa Ci Cavo da quanto mi stai dicendo? Quello che ne consegue è che ogni volta che parlo devo cercare di essere il più essenziale possibile, il più mirato, il più chiaro e il più incisivo, per evitare che nella testa del mio interlocutore passino altri pensieri che lo distraggono dal mio messaggio.
I segreti del bravo comunicatore
di Giacomo BrunoQual è la differenza fra un buon comunicatore e un guitto della comunicazione? Sfatiamo il luogo comune che per informare, intrattenere, attivare, convincere – sono i quattro motivi principali per i quali parliamo in pubblico – siano indispensabili facilità di parola e una buona cultura alle spalle. Certamente sono utili, ci mancherebbe altro, ma non sono essenziali. Altrimenti, dovremmo concludere che tutti gli insegnanti che abbiamo avuto nei 13 anni di scuola e nei 4 di università erano ottimi comunicatori, ma non sarebbe vero. Perché allora dovremmo salvarne solo due o tre, quattro al massimo? Che cosa avevano questi pochi rispetto alla maggioranza di cui non ricordiamo neppure il nome? Sapevano trasmettere, direi quasi che sapevano vendere la materia di cui erano docenti.
Come rendere più efficace la Comunicazione con la Meditazione (seconda parte)
di Giacomo BrunoNell’articolo precedente, abbiamo visto come a una comunicazione interna negativa fa seguito una comunicazione esterna limitata, che genera solitamente stati di depressione.
Come ricordare un discorso dimenticato
di Giacomo Bruno«Treno proveniente da Milano, in arrivo sul binario sei, viaggia con circa dieci minuti di ritardo». Una frase che per tutti coloro che si accingono a scendere rappresenta il momento del check-out per evitare dimenticanze. Valigia, ombrello, soprabito; e poi, dopo aver indossato gli abiti, verifica della presenza del portafogli e del biglietto ferroviario. Un ultimo sguardo perimetrale allo scompartimento e poi via, verso il predellino.
La facile difficoltà
di Giacomo BrunoQuando mi accingo a realizzare una presentazione affronto da subito il problema più grande: iniziare dalla fine, partire dall’arrivo. Ma senza usare il rewind. Un po’ come un romanziere impossibilitato a dare un titolo alla sua opera, prima ancora di averla scritta. Il titolo precede, ma viene scelto alla fine. Immagino una presentazione come un titolo capace in un istante di affascinare, catturare e interessare. Come un ossimoro, la figura retorica che consiste nell’unione di due termini contraddittori riferiti alla medesima entità per ottenere l’effetto di un paradosso apparente, la mia presentazione deve essere comoda fatica, paura tranquilla, eccitante mansuetudine. Mai noia mortale: non è un ossimoro. A chi ascolta, interessa ben poco il percorso logico che ha condotto alla scoperta delle idee. Interessa, piuttosto, capire come quelle idee possono cambiare la sua vita da quel momento in poi.
Perché comunicare emozionando
di Giacomo BrunoQualche giorno fa sono stato in pizzeria insieme a mia moglie e a mia figlia. Tornavamo tutti e tre da una serie lunghissima di impegni, appuntamenti di lavoro, di studio, di scuola, insomma, dal tipico tran tran infrasettimanale e pensare di tornare a casa per metterci a cucinare ci sembrava un incubo. Così abbiamo deciso di dedicarci una cenetta familiare a base di pizza, che piace tanto a tutti e tre.
La strategia vincente dello sforzo inverso
di Giacomo BrunoLa saggezza popolare cinese si è espressa in molti modi. Se pensiamo alla cultura, alle usanze, alla disciplina e all’ordine, che queste popolazioni hanno manifestato nei secoli, non possiamo non restarne affascinati. Questa saggezza è stata raccolta in molte opere. Tra le più importanti possiamo ricordare il Daodejing ovvero, “Il Libro dei Mutamenti” e Sanshiliuji – “I 36 stratagemmi”. Si tratta di testi tutt’ora utilizzati, nelle loro più moderne rielaborazioni, da politici e uomini d’affari. Vengono infatti considerati come un corredo inesauribile di strumenti per risolvere problemi pratici, per raggiungere un obiettivo o per rimuovere gli ostacoli che l’esistenza pone quotidianamente.