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Letterio Stracuzzi e Alessio D’Oca: 2.700.000 famiglie italiane sono indebitate

Sono ben 2.700.000 le famiglie italiane che si trovano avvolte nella morsa dei debiti e ben il 45% delle PMI sono a rischio fallimento proprio per tale motivo. È questo il quadro che emerge dai recenti dati ISTAT e che dimostra che il nostro è un popolo che sembra fare ancora troppo affidamento sul credito, per poi rimanerne schiacciato. Quello che tuttavia molte famiglie e imprese non sanno è che esiste una legge dello Stato, la legge 3 del 2012 sul sovraindebitamento, che consente ai debitori di bloccare il pignoramento della casa, del capannone, dello stipendio, ecc. e di cancellare i debiti che non si riescono a pagare: ripartendo da capo.

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Emanuele Capano: 1 donna su 4 soffre di caduta dei capelli

Secondo le ultime ricerche, sono ben 4 milioni le donne che soffrono di alopecia, meglio conosciuta come calvizia. E addirittura 1 donna su 4 soffre di caduta di capelli. Un dato questo assai significativo che dimostra come negli anni questo stia diventando un problema sempre più al femminile. Le cause? Stress, menopausa e ormoni sembrano invece essere i fattori scatenanti.

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Antonio Laudando: il 45% delle aziende ha problemi strutturali

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Il 45% delle aziende italiane sono a rischio fallimento a causa di problemi strutturali. Il dato allarmante, secondo quanto reso noto dall’Istat nel Rapporto 2021 sulla competitività dei settori produttivi, evidenzia come queste siano effettivamente esposte a una crisi esogena che può di conseguenza mettere a rischio la propria operatività.

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Andrea Montaneri: l’1% degli italiani ha malattie neuromuscolari

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Si calcola che in Italia l’1% circa della popolazione sia affetto da malattie neuromuscolari; questa percentuale equivale grosso modo al 10% di tutti gli ammalati neurologici e, per quanto si cerchi una cura, molte persone affette da queste malattie ne sono debilitate e spesso si lasciano abbattere e non provano neanche a raggiungere i propri obiettivi. L’autore di questo libro ha scoperto di soffrire di distrofia muscolare a 15 anni, dopo un’infanzia passata ad aiutare e sostenere la madre affetta dalla medesima malattia, e nonostante ciò non si è mai dato per vinto.

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Marchesini e Marcolini: + 52% dei delitti informatici dopo la pandemia

Secondo quanto dicono le statistiche, i reati informatici incidono per il 15% sul totale dei delitti denunciati, superando ampiamente i livelli pre-pandemia sia nel caso di truffe e frodi informatiche (+28%) sia dei delitti informatici (+52%). La negligenza e il pressapochismo presenti intorno a questo argomento rischiano di rallentare il nostro progresso tecnologico. Gli autori di questo libro mettono in luce infatti come per proteggere tutte le fasce d’età, i privati cittadini, le aziende e gli enti pubblici è necessario un approccio collettivo. Solo insieme possiamo raggiungere questo obiettivo.

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Daciana Tepelea: solo il 38% degli italiani va dal dentista una volta l’anno

Secondo una ricerca recente solo il 38% degli italiani va dal dentista una volta l’anno e solo il 33% lava i denti almeno una volta al giorno. Ciò che quindi emerge da questi dati è che l’igiene dentale non risulta essere una priorità per gli italiani. Il motivo? Molti di questi dichiarano di sentirsi frenati da una paura su tutte: quella del dentista.

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Book marketing: strategie vincenti

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Quali sono le strategie vincenti per fare il marketing con il tuo libro?  In questo articolo, vediamo quali sono le strategie che io stesso utilizzo per i nostri autori. Come sai, ho scritto ventisette libri. Ho aiutato più di settecento autori con la nostra casa editrice a pubblicare, a scrivere il loro libro e a farlo diventare bestseller su Amazon. Quindi cosa possiamo fare? Cosa puoi fare per far sì che il tuo libro viaggi alla velocità della luce e raggiunga tantissime persone? Il problema è che in Italia le persone non leggono. Si dice spesso che ci sono più scrittori che lettori. In verità non è così, però effettivamente le statistiche in Italia sono abbastanza tristi. il cinquanta per cento degli italiani non legge neanche un libro.

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Come fare marketing su Amazon

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Come fare marketing su Amazon. Innanzitutto dobbiamo capire perche’ fare marketing su Amazon. Il primo motivo che Amazon è il più grande centro commerciale del mondo. Immagina un posto dove ci sono seicento milioni di clienti, tutti registrati con carta di credito a un click di distanza dal tuo prodotto, dal tuo servizio, dal tuo libro.

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Pio Cancro: 39,4 miliardi di acquisti online nel 2021

Secondo una ricerca effettuata dall’Osservatorio eCommerce B2C, il commercio elettronico continua a segnare nuovi record. Basti pensare che gli acquisti di prodotti online hanno segnato un +21% rispetto al 2020, toccando quota 39.400.000.000 di euro. Un dato questo che consolida prepotentemente la crescita esponenziale che si era verificata lo scorso anno in piena pandemia, dimostrando una propensione sempre maggiore da parte degli italiani per gli acquisti in Rete.

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3 tecniche per scrivere un libro

La maggior parte delle persone si mette al computer pronto per scrivere 200 pagine e poi si blocca. Il classico blocco dello scrittore.  Perché non è così che si scrive un libro, ne ho scritti 27 e so esattamente come si fa; l’ho insegnato a più di 700 autori che hanno pubblicato con la nostra casa editrice per cui posso dirti che non è mettendosi al computer e pensare di scrivere 200 pagine che si riesce a fare un libro.

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Giovanni Battista Coiante: l’85% degli acquisti sono inconsapevoli

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Come dimostrano le ricerche attuali, solo il 15% degli acquisti avviene in maniera consapevole. Il rimanente 85% avviene invece in maniera irrazionale. Ciò vuol dire quindi che quando un potenziale cliente decide di acquistare un determinato prodotto o servizio, lo fa principalmente sulla base di un’emozione e non di un bisogno immediato.

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Trasformare la tua storia in un libro

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Ogni volta che conosco una persona, una storia, ogni volta che sono a tavola con dei nuovi amici e ascolto le loro storie, mi affascina tantissimo sentire quante volte sono caduti e quante volte si sono rialzati. Non parlo solo di persone di successo economico e successo personale ma parlo proprio dei problemi, delle sfide o dei fallimenti.

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DIVIETO di pubblicità per professionisti: ecco la soluzione

Divieto di pubblicità per i professionisti? Negli ultimi anni si è discusso tantissimo sul fatto che molti ordini professionali non consentano di fare pubblicità diretta e pubblicità commerciale verso sé stessi, verso la propria attività; al contrario dell’America, dove per esempio il super avvocato si pubblicizza come il migliore di tutti.

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Valentina Scapin: il 23,1% degli italiani si allena 3-4 volte a settimana

Secondo quanto riportato dall’ISTAT nell’Annuario Statistico Italiano 2020, nel 2019 il 35% della popolazione con più di 3 anni di età ha praticato almeno uno sport nel tempo libero, il 26,6% in maniera continuativa e l’8,4% saltuariamente. Durante il lockdown le percentuali sono aumentate incredibilmente, grazie anche a tutti i trainer che seguivano a distanza e chi si allenava da casa, e i risultati sono evidenti: oggi il 23,1% degli italiani si allena fino a 3 o 4 volte a settimana.

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Il libro come potente biglietto da visita

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Essendo professionisti o imprenditori siamo abituati ad avere il nostro bigliettino da visita, la classica business card; c’è però un problema: non so a te, ma quando io ricevo tanti biglietti da visita e mi capita per esempio qui a Milano perchè faccio tantissimi incontri, serate, pranzi con amici imprenditori, quel biglietto da visita finisce nel secchio, può essere il mio o può essere quello dell’imprenditore, del professionista che me l’ha dato perché magari me ne ritrovo tanti e quindi non mi ricordo più chi è quella persona.

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Gianni Donghi: 15 miliardi di euro i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni bis

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Secondo le linee guida previste dal decreto Sostegni bis, sono ben 15 i miliardi di euro che lo Stato ha recentemente messo a disposizione di imprese e partite IVA per far fronte all’emergenza Covid. L’obiettivo di questa nuova misura è portare nuova liquidità nelle casse di tutte quelle realtà imprenditoriali che hanno visto diminuire il proprio fatturato annuale nel corso di questi anni di crisi pandemica.

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