Come e perchè esprimere feedback postivi
di Giacomo Bruno


Non é facile liberarsi dal senso di colpa perchè ci viene tramesso sin da piccoli. Questo spesso va a braccetto con il senso di inadeguatezza.
Ora però é giunto il momento di cambiare. Supponi per un momento di essere completamente libero dal senso di colpa, sarebbe bello vero?

Nel mondo reale però, i venditori validi sono pochi e le cose vanno diversamente. Ci troviamo spesso, al telefono o di persona, di fronte a persone che hanno pochissimo interesse ad ascoltare le nostre esigenze e sono focalizzati esclusivamente sulla presentazione del loro prodotto, iniziando a chiudere la vendita molto prima di aver ricevuto da parte nostra dei “segnali di acquisto”. Dire che non siamo interessati non basta, le nostre parole non sono minimamente ascoltate e il venditore è talmente desideroso di chiudere la vendita e portare a casa la sua commissione, che a volte liberarcene, senza essere scortesi, può essere un problema.
Vediamo allora in cosa consiste la tecnica denominata “del disco rotto”. Un disco musicale rotto, metaforicamente, è quello che a causa di un problema sulla sua superficie, continua a ripetere lo stesso frammento musicale all’infinito. Ecco come possiamo fare lo stesso: quando il venditore è insensibile alle nostre parole di disinteresse, possiamo costruirci una frase, un po’ più articolata del semplice “non mi interessa” e dire ad esempio:
“Guardi, il suo prodotto è sicuramente molto interessante e sono sicuro che lei lo promuove con la massima integrità. Tuttavia, in questo momento, ho altre priorità e non sono interessato all’acquisto”
Quando il venditore, continuerà ad insistere, magari chiedendoci perché o continuando a descrivere le meraviglie del suo prodotto, non dobbiamo fare altro che ripetere esattamente la stessa frase, senza alcuna variazione, in tono però rilassato e cordiale. L’efficacia della tecnica si vede quando, dopo massimo la terza ripetizione da parte nostra (ma molto spesso basta la seconda) il venditore capisce che è meglio lasciare perdere perché ha di fronte una persona che conosce le tecniche di comunicazione e che comunque non procederà all’acquisto.
Questa semplice tecnica, quando serve, può far risparmiare molto tempo sia a noi che all’impreparato venditore, a cui rendiamo quindi, indirettamente un servizio.
A cura di Marco Germani




Cosa distingue un ottimo dipendente da un buon imprenditore?
Questa domanda mi ha perseguitato per anni. Ho osservato grandi direttori d’hotel all’opera, ho lavorato con capireparto molto preparati. Ho avuto titolari con un’altissima professionalità.
In quanto esseri umani siamo individui pieni di risorse e potenzialità. Ma allo stesso tempo non siamo immuni dall’incontrare ostacoli e difficoltà sul nostro cammino. Ciò che può fare la differenza non è soltanto il come sappiamo affrontarle, ma anche il come sappiamo far si che quella difficoltà possa in qualche modo esserci d’aiuto.
L’incredibile crescita del web e del commercio digitale è un fenomeno che ognuno di noi ha potuto constatare nel corso degli ultimi anni; secondo molte stime il business on-line è arrivato a muovere indirettamente oltre il 70% dell’economia mondiale. Anche in Italia le occasioni di leva digitale per la generazione di ricchezza non sono mancate, nonostante la recente crisi economica e i continui rischi di una nuova stagnazione o recessione.


Consulente deriva etimologicamente da “consiglio”; quindi il consulente è un consigliere esperto e fidato.
Avere un lavoro da dipendente dà sicurezza. L’idea che un giorno si possa perdere il proprio lavoro è uno degli incubi peggiori per un dipendente. La sola idea di perdere il lavoro rappresenta una minaccia per la serenità psicologica e personale del lavoratore, quasi più forte della possibilità di perdere la casa o di non avere cibo.
Uno dei momenti peggiori che i genitori devono affrontare riguardo al cibo è come gestire i capricci che i bambini fanno quando si tratta di mangiare. In genere la sfida maggiore è su “cosa” vogliono mangiare. In queste poche parole si cela il segreto per superare questa prova: “sfida” e “cosa mangiare”.

