3 Trucchi per elevare lo spirito

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Maurizio GaniÈ un mondo pieno di maestri, non è vero? Ovunque volgiamo lo sguardo, ne troviamo uno pronto ad insegnarci ad elevare lo spirito. Raggiungere un alto livello spirituale è in assoluto il cammino più profondo, straordinario e ammirevole lungo il quale siamo chiamati a procedere. Gli alti piani della spiritualità umana si raggiungono solo affrontando problemi importanti, risalenti alle origini della vita, toccando una vasta gamma di argomenti.

PRIMO TRUCCO: diffidare dai maestri i quali, con metodologie diverse, associano la crescita spirituale alla cura delle malattie e alla ricerca del benessere puramente materiale.

Un buon inizio è dunque rappresentato dal fatto di cominciare a liberarci da ogni tipo di attaccamento, dall’intimo desiderio di ricevere in dono dei poteri, di guarire le malattie. Si tratta di elevare, innanzitutto, la nostra capacità di comprendere le altre persone, abbandonando psicologicamente tutti i nostri attaccamenti. Chi vuole imparare tutto, non imparerà nulla se non mette in pratica un alto livello di empatia nei confronti del prossimo. Dobbiamo abbandonare pensieri legati alla competizione, agli imbrogli, al guadagno personale basato sulle altrui perdite. Se fissiamo i pensieri legati agli attaccamenti materiali, o ai problemi di salute, non possiamo elevare lo spirito.

SECONDO TRUCCO: l’intero processo di coltivazione dello spirito consiste nell’abbandonare ogni attaccamento umano, sempre, senza mai fermarsi.

Curare le persone, aiutandole a stare in forma e in salute, non significa, per forza, eseguire una buona azione: invece di rimuovere il dolore, rischiamo solo di rimandarlo e trasformarlo in qualche cosa di peggio. Annullare il dolore significa eliminare un debito derivante da una nostra cattiva azione del passato e il primo fondamentale passo per arrivare a tanto è proprio quello di voler coltivare la propria spiritualità per raggiungere livelli elevati. La vita di tutti noi è fatta in modo da nascondere la vera natura dell’universo, una natura benevola, spinta da una energia miracolosa la quale, come postula il principio della termodinamica “niente crea e niente distrugge: tutto trasforma”.

TERZO TRUCCO: non arrendersi all’idea che siamo persi in un mondo d’illusioni, ma convincersi che la nostra innata natura sia pura e benevola.

Diventando adulti molte persone sviluppano delle relazioni sociali collettive soccombendo ad una forma d’egoismo che le fa, inevitabilmente, scendere sempre più, fino a raggiungere il livello più basso in assoluto: quello dell’indifferenza verso il prossimo. Ebbene, il primo passo per guarire dalle malattie eliminando il dolore, è rappresentato dalla coltivazione dello spirito in modo tale da farlo ritornare alla sua vera origine, pura e benevola, immune al principale male del nostro tempo: l’indifferenza.

A cura di Maurizio Gani

Pubblicato il: 4 Gennaio 2012