Perché l’approccio “problem solving” non funziona con i pensieri negativi?

UGOPERUGINIIl Commissario Montalbano e i “pensieri negativi”

Tutti abbiamo pensieri negativi che ci disturbano, che ci fanno soffrire e che spesso ci impediscono di ottenere quello che vogliamo, ad esempio acquisire nuove conoscenze. Se ci può fare piacere, persino, un personaggio razionale come il Commissario Montalbano, scaturito dalla penna felicissima di Andrea Camilleri, soffre di questi problemi.

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Come progettare felicità per migliorare i risultati aziendali

Bruna FerraresePuò darsi che qualcuno prima di “come” sia portato a chiedersi “perché” progettare felicità

La risposta è insita nella natura stessa dell’essere umano, impegnato a conseguire, fin dal primo vagito,  uno stato di “appagamento generale che include un insieme di elementi della vita: dalla salute alle relazioni interpersonali, dal tempo libero al lavoro, dalla vita familiare all’autorealizzazione” .

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3 Trucchi per gestire al meglio la tua classe

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Rossella Di MariaGestire una classe di alunni difficili, in particolare adolescenti, mette a dura prova il sistema nervoso degli insegnanti. A molti miei colleghi e lo ammetto anche a me, è successo di avere serie difficoltà nella gestione dello stress, ecco perché voglio darti alcuni suggerimenti utili per fronteggiare alcune situazioni.

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3 segreti per favorire le condizioni ottimali per l’apprendimento degli adulti

Bruna FerrareseL’azione dell’apprendere riguarda l’acquisizione di conoscenze e lo sviluppo di capacità e attitudini. Si tratta di un processo permanente, che si sviluppa lungo tutto l’arco della vita di un essere umano e che ne determina il costante cambiamento in termini di comportamento. Quindi, in estrema sintesi, si può affermare che l’apprendimento è cambiamento.

1° Segreto: valorizzare il know-how posseduto
Questo concetto vale tanto per i bambini quanto per gli adulti ma tra pedagogia e andragogia esistono differenze significative che devono necessariamente essere prese in considerazione da chi si appresta a condurre un intervento formativo.
Innanzitutto mentre il bambino inizialmente è privo di conoscenze e ha un’esperienza personale limitata, l’adulto possiede un bagaglio significativo e specifico, in termini di preparazione  scolastica, e può contare su un’esperienza diretta quasi sempre superiore alla conoscenza che potrà ricevere in aula. L’insegnante si attiene a programmi predefiniti, sa qual è il livello di conoscenze posseduto dal gruppo di allievi e si propone di portare un’intera classe a un livello più avanzato. Il formatore, invece, non sa quasi nulla dei discenti, le modalità che utilizzerà, per trasmettere al gruppo, saranno realmente definite nel momento stesso in cui incontrerà i partecipanti e ognuno di loro percorrerà strade diverse per evolvere.
L’adulto possiede conoscenze proprie ed esperienze dirette, che possono condizionare la sua disponibilità a sperimentare ed attuare un cambiamento.

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3 Trucchi per gestire al meglio la tua classe

Rossella Di MariaGestire una classe di alunni difficili, in particolare adolescenti, mette a dura prova il sistema nervoso degli insegnanti. A molti miei colleghi e lo ammetto anche a me, è successo di avere serie difficoltà nella gestione dello stress, ecco perché voglio darti alcuni suggerimenti utili per fronteggiare alcune situazioni.

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