«Quanto guadagna al mese un libero professionista?» si chiede il dipendente che intraprende la libera professione. Egli, infatti, non solo dovrà imparare a gestire il suo tempo, ma anche tutti gli aspetti economici e amministrativi della nuova attività. Da professionisti siete la ditta di voi stessi, dovrete amministrarvi da soli e abituarvi a gestire il denaro in modo diverso.
5 trucchi per capire se è giunto il momento di lasciare il lavoro
di Giacomo BrunoQuanti di noi non si sono mai lamentati del proprio lavoro? Probabilmente nessuno. Chi non ha mai pensato di cambiare lavoro, o meglio ancora di mettersi in proprio come libero professionista? È innegabile l’utilità di uno stipendio a fine mese per vivere, ma come ignorare certe giornate di noia trascorse sul luogo di lavoro, oppure lo scarso entusiasmo nello svolgere le solite mansioni da dipendente? Come distinguere un momento passeggero di apatia da un vero e proprio segnale di malessere che ci porta a rimettere in discussione la nostra scelta di lavorare come dipendenti?
Come cambia il rapporto con l’azienda da dipendente a libero professionista
Il libero professionista cerca clienti perché sono la sua unica fonte di reddito. Non si può permettere di restare a casa ad aspettare che i clienti vengano da lui. Più clienti ci sono e meglio è. All’inizio vanno bene tutti i tipi di clienti, anche quelli più piccoli. Tanto più ampio e variegato è il portafoglio clienti, tanto maggiori saranno le possibilità di avere sempre lavoro. I contatti del professionista devono essere di vario tipo per diversificare il più possibile committenti e incarichi. Naturalmente il professionista deve trovare il giusto equilibrio tra la domanda e l’offerta: deve restare sul mercato e garantirsi una certa soddisfazione e continuità di lavoro nel tempo.