Il Fotovoltaico come valida alternativa energetica

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Le nostre bollette di energia elettrica continuano ad aumentare. La media degli aumenti negli ultimi 30 anni è pari al 7%. Nel 2005 e nel 2006, i prezzi sono cresciuti addirittura del 20 – 25%.

Dall’inizio di quest’anno, l’aumento è stato già del 13%.

E le tariffe continueranno ad aumentare anche nei prossimi anni, sia per problemi legati alla disponibilità fisica della materia prima principale utilizzata per produrre energia elettrica, il petrolio, sia per l’esplodere della domanda energetica da parte delle nuove superpotenze economiche (Cina ed India in testa).

Ed allora?

Ed allora è arrivato il momento di installare un impianto fotovoltaico. Un impianto, cioè, che converte istantaneamente e direttamente l’energia solare in energia elettrica. In tal modo, produciamo l’energia elettrica che ci occorre, realizzando una condizione di autonomia energetica.

E non solo.

Grazie all’esistenza degli incentivi del Conto Energia, abbiamo anche l’opportunità di guadagnare.

Sì, esattamente. Di guadagnare.

Il Decreto 19 febbraio 2007 (il Decreto che ha definito i criteri e le modalità del Nuovo Conto Energia per il fotovoltaico) stabilisce le Tariffe Incentivanti, gli importi, cioè, che verranno riconosciuti per 20 anni in conseguenza di tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Tutta l’energia prodotta. Anche quella consumata.

In sostanza, acquisto oggi il mio impianto, non pago più le bollette di energia elettrica per tutta la vita utile dell’impianto (non meno di 25 anni) e contemporaneamente intasco per 20 anni i soldi che mi verranno riconosciuti dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Si tratta, quindi, di un vero e proprio investimento, con tassi di redditività che i normali strumenti finanziari (soprattutto, con i tempi che corrono) difficilmente possono garantire.

Il guadagno deriva da 2 componenti: il risparmio sulle bollette di energia elettrica (che posso stimare solo approssimativamente e per difetto, a causa del trend rialzista del prezzo dell’energia elettrica) e l’importo delle Tariffe Incentivanti.

In aggiunta a tali 2 fattori, posso calcolare anche la vendita dell’energia prodotta in eccesso rispetto all’energia consumata (la vendita è possibile, però, solo per impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 20 kWp).

E Tu cosa ne pensi?

A Cura di Mario Delfino,
Autore di “Investire nel Fotovoltaico”

Pubblicato il: 10 Ottobre 2008