[Professorini™] Come diventare Bestseller anche se non sai bene l’italiano

Dopo aver fatto luce su Editori Tradizionali e Editori Stamperini, in questa diretta vi parlo dei Professorini™.

Chi sono i Professorini™?

Sono quelli che “se tu non hai almeno una laurea in letteratura NON hai diritto a scrivere un libro”.

Quelli che ti guardano dall’alto verso il basso perché non sei del loro livello sociale e accademico.

Quelli che se fai un errore di battitura ti giudicano e ti danno dell’incompetente.

Ho avuto molti scontri con questi personaggi. E ne vado fiero.

Io ho SCELTO di essere Editore degli Esperti, non degli Scrittori.

Ho scelto di pubblicare manuali che non nascono necessariamente da Scrittori plurilaureati ma da persone normalissime che però hanno competenze e storie da condividere.

I nostri Autori sono formatori, coach, consulenti, professionisti, imprenditori. Non sono scrittori professionisti. Non hanno tutti la laurea in letteratura. E sinceramente non mi interessa che ce l’abbiano. Ve lo dice uno che oltre a fare l’Editore ha trascorso 5 anni della mia vita per laurearsi in Ingegneria. Quindi so cosa vuol dire studiare e do molto valore alla Laurea. Ma se devi scrivere un libro, ci sono valori più importanti di cui devi tenere conto.

Mi interessa che la tua storia venga dal cuore.❤️

Che le tue competenze vengano dall’esperienza. 🥇

Questo significa che pubblichiamo libri scritti in un italiano mediocre? Assolutamente no. Tutti i nostri testi passano dalla sapienti mani di editor e correttori. Questi sì che sono laureati e hanno la passione per la scrittura. A ognuno le sue competenze.

All’Autore non chiediamo di saper scrivere la Divina Commedia. Chiediamo di raccontarci la sua storia a parole sue, di trasmettere le esperienze, di aiutare gli altri a risolvere problemi e guardare al futuro con prospettive migliori.

Se non sai bene l’italiano, se sei straniero/a, se sei laureato o meno, in Bruno Editore accogliamo tutti, purché competenti nella loro materia. Tu dacci il contenuto, alla forma ci pensiamo noi.

Spesso e volentieri siamo talmente portati a dar vita ad un progetto talmente eccellente in tutto, da non farlo mai arrivare a compimento. Se ci pensi bene, con la scrittura di un libro succede la stessa cosa.

Ti carichi di motivazione, voglia di fare, ecc… eppure i giorni passano ma su quel file Word su cui hai passato giorni – e forse anche nottate – non compare mai la parola fine.

Questo perché il più delle volte, alla motivazione di cui parlavamo prima, subentra un’altra spinta, questa volta però negativa: quella di non sentirsi abbastanza bravi a scrivere perché riteniamo di non conoscere bene l’italiano. Convinzione questa che, spesso e volentieri, abbatte qualsiasi aspirante scrittore prima ancora di iniziare.

Ma è davvero così importante saper scrivere bene per diventare bestseller?

Racconta il celebre autore Bestseller Robert Kiyosaki che un giorno, mentre stava facendo un’intervista relativa al suo celebre libro “Padre Ricco Padre Povero”, una giornalista lo incalzò facendogli notare che il suo libro, pur avendo venduto parecchie copie, era stilisticamente scritto male e in maniera grossolana.

Kiyosaki a quel punto, guardò la giornalista, le sorrise e le disse in piena sincerità che sapeva benissimo che il suo libro non era stilisticamente perfetto, ma che di fatto questo non era il suo obiettivo perché un cosa voleva dire essere “bestwriter” e una cosa voleva dire essere “bestseller”.

Capisci dove voleva arrivare?

Quello che cercava di far capire alla giornalista era che per arrivare al cuore della gente non serve essere eccellente nella scrittura del libro, bensì essere eccellente nella produzione di contenuti, tanto più in settori quali quello della formazione, dove un libro vende se ha contenuti validi, altrimenti viene subito bocciato dal grande pubblico.

Vuoi sapere quante copie ha venduto Robert Kiyosaki con questo approccio?

Più di 26 milioni di copie in tutto il mondo, il che dimostra ancor più la fondatezza della sua affermazione che vale la pena citare nuovamente: un conto è essere “bestwriter” e un conto è diventare “bestseller”.

Nel caso in cui decidessi di scrivere un romanzo, invece, siamo proprio sicuri che la sostanza vincerebbe ancora sulla forma?

Sicuramente nel caso di un romanzo, al fine di garantire una corretta narrazione e una corretta scorrevolezza di lettura, non c’è dubbio che la forma debba necessariamente affiancarsi alla sostanza.

Motivo per il quale, se stai realmente pensando di impegnarti nella creazione di questa tipologia di libro e non sai come fare, potresti obiettare di non essere davvero in grado di portare a termine un lavoro editoriale senza una corretta conoscenza della lingua italiana.

Come fare quindi per bypassare questa eventualità?

Semplice: lascia fare a chi ne sa più di te.

Forse non lo sai ma molti autori non si avvalgono solo ed unicamente delle proprie energie: spesso e volentieri infatti, chiedono aiuto ad una correttrice di bozze, ossia ad una ragazza particolarmente brava a rendere stilisticamente perfetto un libro senza però snaturare l’essenza del proprio lavoro.

Ti sei mai chiesto come fanno i vari personaggi dello sport, della politica e dello spettacolo a pubblicare libri se poi la loro giornata è sempre piena di impegni dalla mattina alla sera? Semplicemente trasferiscono il loro lavoro già abbozzato a qualcuno che si occuperà di renderlo perfetto.

In questo modo, addio problemi con l’italiano e addio ansia di non saper scrivere.

Dare alla luce il primo libro non sarà più un problema.

E ancora mi vengono in mente tanti altri casi.

Pensa agli sportivi, quelli che arrivano alle Olimpiadi. Campioni del mondo, i numeri1 del loro sport.

Di certo non sono scrittori. Quindi dovrebbero rinunciare a scrivere il loro libro?

Assolutamente no.

Meglio farsi aiutare da un ghostwriter piuttosto che non scrivere affatto.

Io voglio leggere le loro storie, voglio i loro libri. Quindi fatevi aiutare!

O ancora penso al mio amico Max che quando parlava sul palco sbagliava sempre i congiuntivi. Dalla prima fila io ero diventato la sua guida all’italiano.

Ma quando lui parlava… sì, aveva l’accento romano e sbagliava qualche verbo, ma i suoi discorsi erano da brivido. Ha sempre preso più applausi di tutti. Aveva l’ammirazione e la stima di tutti.

Forma o sostanza, dunque?

Tutte e due, ci mancherebbe. Un ottimo contenuto, dentro un ottimo contenitore, offre il 100% di risultato.

Ma anche quando il contenuto è al 120%, allora una forma all’80% può essere molto efficace.

Guarda la diretta Facebook sui Professorini:

La domanda che ora dovresti farti è…

Come fare a dar vita al tuo progetto editoriale?

Come fare a trovare qualcuno capace e competente a cui affidare la revisione del tuo testo così da renderlo, perfetto e stilisticamente impeccabile?

Se vuoi saperne di più guarda il Corso Gratuito.

A presto,

Giacomo Bruno
il papà degli ebook

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