Introduzione
La recente gaffe di Schifani, causata dall’uso di ChatGPT per rispondere a un’opinione pubblica, ha messo in evidenza i pericoli nascosti nell’adozione dell’IA sui social istituzionali. Con oltre 50 milioni di utenti attivi, strumenti come ChatGPT offrono vantaggi significativi per la comunicazione, ma rischiano anche di diffondere informazioni errate o mal interpretate. Questo episodio sottolinea quanto sia fondamentale che i rappresentanti istituzionali gestiscano con attenzione i contenuti generati dall’IA, evitando comunicazioni che possano infondere confusione o sfiducia nel pubblico. Il confine tra assistenza virtuale e responsabilità umana deve essere tracciato con chiarezza.