Effetti della stampa incondizionata di banconote (parte 7/10)
di Giacomo BrunoQualche anno più tardi la cosa si è ripetuta in Francia durante la rivoluzione quando, per pagare l’esercito in modo che difendesse il territorio da una possibile invasione del nemico filo-monarchico, si decise di coniare una nuova moneta in doppia circolazione (usando però sempre il vecchio quantitativo di oro sottostante) chiamata “assegnato”. Con questa moneta ci dovevano pure pagare il pane da distribuire al popolo francese in rivolta e finanziare le opere pubbliche promesse.Via via che si stampavano questi “assegnati” essi perdevano irrimediabilmente valore tanto che nel 1795 (cioè solo 5 anni dopo la loro istituzione), a fronte di 33 miliardi di assegnati il loro valore era sceso a 1/600 di quello nominale. A questo punto se ne creò un altro chiamato il “mandato” che equivaleva a 30 assegnati. La spinta inflazionistica riparti più di prima facendone crollare il valore di oltre il 3% in pochi mesi. Infine, con l’arrivo al potere di Napoleone Bonaparte, si reintrodusse il sistema monetario classico mettendo un fine a questa escalation inflazionistica.