STOP alla violenza sulle donne

Alberto BarbieriCaro lettore,

ti scrivo perché oggi è un giorno particolare, da quando nel 1999 l’ONU ha stabilito che il 25 novembre è la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” e ha raccomandato ai governi, alle organizzazioni e alle associazioni di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle violenze fisiche, psicologiche e morali a cui quotidianamente sono sottoposte moltissime donne di tutto il mondo.

Il grado di civiltà di una nazione si misura anche da come sono considerate e trattate le donne che oggi in molti Stati cosiddetti “civili” sono troppo spesso vittime di violenze fisiche o psicologiche, di tipo politico, religioso o morale, rubando la loro dignità e limitandone la libertà di pensiero e di azione.

E’ quindi giusto che il 25 novembre sia la giornata internazionale dedicata a richiamare l’attenzione di tutti su questo grave problema che non è “degli altri stati” ma anche italiano;  basti pensare che, solo in Italia, nel 2012 sono già morte oltre 100 donne a seguito di violenze ed aggressioni!

Ma cosa puo’ fare ciascuno di noi per porre fine a questa terribile situazione? 

Innanzitutto dimostrando di essere contro ogni forma di violenza fisica e psicologica non solo a parole ma anche con i fatti.  

In secondo luogo favorendo il dialogo, rispettando le donne a partire dalla famiglia, nell’educazione dei figli, ma anche nell’ambiente di lavoro, in politica, nel tempo libero, valorizzando il loro essere donna e facendo risaltare le loro doti e qualità morali.

Infine, in base alle nostre possibilità, tutti possiamo agire attivamente per creare un ambiente piu’ sereno e vivibile per tutta la comunità civile promuovendo la sicurezza con la prevenzione e con la corretta informazione, favorendo la creazione di leggi e condizioni che tutelino veramente le donne e le persone piu’ deboli ed indifese.

Da parecchi anni io tengo lezioni di autodifesa civile ed insegno come difendersi dalle aggressioni; moltissime donne frequentano i miei corsi e ho avuto la soddisfazione di veder “crescere” in molte donne la loro sicurezza ed autostima grazie all’apprendimento non solo delle tecniche difensive ma anche dei concetti fondamentali di prevenzione dei rischi legati all’ambiente in cui vivono e la conoscenza delle leggi che le possono tutelare. 

Allo scopo di poter condividere questa esperienza e queste conoscenze maturate insieme a loro, ho voluto pubblicare l’ebookAutodifesa Femminile” in modo da poter raggiungere un pubblico piu’ vasto e portare cosi’ il mio personale, seppur piccolo, contributo alla riduzione di questa grave situazione della violenza contro le donne.

 A cura di Alberto Barbieri

Pubblicato il: 25 Novembre 2012