Le competenze comportamentali

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La contestata riforma universitaria, conosciuta come riforma Gelmini, ha aperto il dibattito sull’apprezzamento che il mercato del lavoro riconosce ai nostri laureati. Sono molti gli articoli apparsi sull’argomento, ma mi sembra importante sottolineare che le aziende sembrano dare più importanza alle competenze comportamentali degli individui piuttosto che alle loro cultura e alle capacità acquisite.

E’ il risultato del sondaggio campus 360 compiuto in 20 paesi su circa 2500 direttori del personale, sondaggio che, purtroppo, non vede brillare i laureati nelle università italiane (solo al 16° posto su 20). Si definiscono competenze comportamentali quei comportamenti, espressione del carattere e della personalità degli individui il cui possesso é ritenuto fondamentale per un efficace inserimento nelle aziende, poiché permettono di gestire con successo qualunque ruolo aziendale.

Le tre competenze comportamentali, che vengono ritenute, dal gruppo degli intervistati, le prime in importanza, sono risultate essere:

  • abilità nel lavorare in gruppo
  • capacità di comunicazione
  • flessibilità ed adattabilità

Seguono molte altre, ma limitandoci a citare quelle che hanno ottenuto oltre il 30% dei consensi, troviamo:

  • ambizione
  • facilità di apprendere
  • capacità di avere ampie visioni
  • capacità di organizzazione
  • leadership
  • entusiasmo

Solo una citazione per quanto riguarda le conoscenze acquisite: la conoscenza della lingua inglese era e rimane un must. La riforma Gelmini si propone d’introdurre nell’università italiane poliche meritocratiche e ciò é indubbiamente positivo; bisognerebbe, anche, tenere maggiormente conto delle mutate e mutevoli esigenze delle aziende, inserendo programmi formativi tesi a sviluppare quelle competenze comportamentali, ritenute fondamentali  dal mercato del lavoro.

A cura di Pier Paolo Sposato
Autore di Capi non si NasceCome Gestire i ConflittiValutazione e Selezione del Personale

Pubblicato il: 28 Gennaio 2011

Dettagli di Giacomo Bruno

Giacomo Bruno, nato a Roma, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 34 Bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.100 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale, che hanno aiutato oltre 2.500.000 italiani. È considerato il più esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’Editoria ed è il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Aiuta Imprenditori e Professionisti a costruire Autorevolezza, Visibilità e Fatturato scrivendo un Libro con la propria Storia Professionale. Info su: https://www.brunoeditore.it