Cos’è la PNL?

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Se anche solo in parte vi siete interessati di PNL allora, quasi sicuramente, avrete anche voi già provato l’irresistibile desiderio di parlarne ad un amico… per avere qualcuno con cui condividerne teorie e scoperte. E a questo punto, inevitabilmente, sarete stati chiamati a rispondere alla domanda: “Ma cos’è la PNL?”

Rispondere di per se non è difficile: basta affidarsi alle definizioni che i testi di PNL mettono a disposizione. Diventa difficile se, anziché fornire una semplice risposta tecnica, si vuol confezionare una risposta accattivante e coinvolgente per catturare l’interesse del proprio amico.

Come già detto, esistono molte definizioni; ciò nonostante, quando ci viene rivolta la domanda “cos’è la PNL?”, è sempre un po’ complicato scegliere la risposta più appropriata… e molto spesso si finisce per farfugliaretutto un insieme di cose a riguardo… che difficilmente risultano coinvolgenti per chi le ascolta.

Ecco allora come è stata tecnicamente definita la PNL da alcuni dei suoi personaggi più noti: fondatori, Richard Bandler e John Grinder, la definiscono come “lo studio dell’esperienza soggettiva”, cioè lo studio del come ogni individuo costruisce la propria mappa del mondo. Gregory Bateson, antropologo, dice che la PNL è una base teorica appropriata per la descrizione dell’interazione umana.

Virginia Satir, terapeuta, dice che la PNL è la descrizione degli elementi prevedibili che nella transazione tra due persone determinano il cambiamento.Il testo originale “ Programmazione NeuroLinguistica”, riporta questa definizione: La PNL è lo studio delle componenti della percezione e del comportamento che rendono possibile la nostra esperienza.

Dunque, quando si è agli inizi degli studi sulla PNL ci si può avvalere di queste definizioni, anche se, ve lo assicuro, non servono a nulla se è vostro desiderio coinvolgervi qualcuno.Col passare del tempo, cioè prendendo ancor meglio confidenza con l’argomento, la cosa non migliora poi tanto; poiché, più libri di PNL si leggono e più varianti di risposta si scoprono.

Ed ecco che troviamo anche che la PNL è la neuroscienza che studia l’eccellenza umana; che la PNL è un metodo per modellare le persone eccellenti. Che la PNL è un modo per scomporre in sensi ogni esperienza soggettiva; e che è la struttura della soggettività.

Troviamo anche che la PNL è la differenza che fa la differenza, e che è tutto ciò che funziona… ma è anche nulla senza un obiettivo.Riporto anche la bellissima definizione che ho estrapolato dal Blog del mio amico, esperto, Dott. Gennaro Romagnoli: La PNL è lo studio dell’interazione umana che si occupa dei processi e delle forme di comunicazione a differenti livelli, per l’individuazione, lo studio e l’analisi, delle strategie e dei processi alla base dei comportamenti e delle attività umane.

Posso assicurarvi che tutte queste definizioni sono vere e indicative, anche se, al contempo, risultano forvianti per chi, utilizzandole, ha come obiettivo il coinvolgimento di qualcuno.Questo è comunque ciò di cui si può disporre…almeno fino a quando ci si rende conto che la PNL non può stare in una sola definizione e che per spiegarne i contenuti è necessario utilizzare appropriate metafore, analogie e quant’altro…

Sono giunto ad una conclusione a riguardo: ci vuole tanta pratica in PNL per poter rispondere in modo soddisfacente alla domanda “cos’è la PNL?”. Quando con la risposta si mira a coinvolgere la persona che ci pone la domanda… Infatti, solo quando se si è in grado di estrapolare la soggettiva strategia di coinvolgimento di una persona, si è anche in grado di confezionare una risposta che la persona stessa riterrà coinvolgente.

In altri termini, un esperto di PNL riesce a rispondere esattamente a questa domanda come il suo interlocutore vuole gli si risponda; facendogli capire il senso del termine nel modo esatto in cui l’interlocutore è in grado di capirlo.

Ecco perché penso che per poter fornire una soddisfacente risposta a chi ci chiede cos’è la PNL, la si deve conoscere davvero a fondo; al punto che il risultato ottenuto con la risposta che si fornisce diventa l’unità di misura delle proprie capacità. So che tutto questo è, a dir poco, scoraggiante per chi si trova agli inizi. Ma tranquilli.

Si narra che Richard Bandler, nei suoi seminari, ponga questa domanda quando vuol far piombareil silenzio più totale nella stanza. Ed escludo a priori l’idea che ai corsi di Bandler si iscriva gente che non ha la minima idea di che cosa sia la PNL. Possiamo quindi tranquillamente supporre che vi partecipano persone con un buon grado di conoscenza di PNL, ma che probabilmente non lo sono abbastanza per alzare la mano e dire: “ io lo so cos’è la PNL!

Ma non so come lei si riterrà soddisfatto della mia risposta…”, ed osservare la risposta non verbale di Bandler e raccogliere così le informazioni utili per confezionarla. Giungo quindi alla conclusione che non c’è una definizione che vada bene sempre e comunque, se non quella che si può, abilmente, confezionare nel momento esatto in cui ci viene rivolta la domanda.

E per far questo serve molta pratica. Per quel che mi riguarda non sempre ci riesco! Ma ho capito che funziona così… e mi ci alleno. E ogni volta che mi viene rivolta la domanda la considero un’occasione per misurare le mie capacità… considerandola un’opportunità senza precedenti per comprendere la soggettività di colui che ho di fronte.

C’è, comunque, una definizione che adoro in particolar modo; ed è quella che uso per rispondere a me stesso quando voglio alimentare la mia convinzione che la PNLè la cosa più utile che ci sia. La PNL è il manuale di istruzioni che consente di acquisire l’atteggiamento mentale più conveniente che ci sia per condurre la propria vita.

A Cura di Roland DelVecchio,
Autore di “ La bussola di Roly” , “ Lo stato SDV: Il senso della vita” e “La Libertà di Raimondo”

Pubblicato il: 12 Marzo 2009