Come ridurre di oltre il 70% i fuori pasto.

micaela-sciglianoSiamo alle solite: a pranzo e cena riesci a nutrirti scegliendo con attenzione gli alimenti, ma tra un pasto e l’altro non ce la fai a resistere alle tentazioni di uno snack! Ogni giorno ti ripeti che non cederai più, ma poi puntualmente ci ricadi di nuovo. Infatti, mentre sei assorto nelle attività quotidiane, ad un tratto i tuoi buoni propositi si ribaltano e ti ritrovi a pensare che non sarà quel biscotto a farti ingrassare, che te lo meriti, che non comprometterai la tua dieta!

Peccato che subito dopo sei assalito dai sensi di colpa e capisci che avresti potuto farne a meno. Ti senti frustrato e smarrito… Che fare? La soluzione per fortuna esiste! Tutte le volte che cedi ad una tentazione gastronomica e poi ti penti, hai confuso la fame fisiologica con la fame nervosa.

La fame fisiologica è l’autentico appetito, la avverti in sordina, arriva lentamente. Un gorgoglio dello stomaco, un senso di leggera spossatezza ne sono i principali indicatori. La fame nervosa, invece, ti sorprende all’improvviso, ti fa letteralmente salivare davanti ad uno snack. Cinque minuti prima non avevi voglia di mangiare. Hai avvertito un profumo di pane appena sfornato, sei stato catturato da un prodotto sullo scaffale del supermercato. Il desiderio è urgente, quasi un bisogno incontrollabile.

Il più delle volte, se hai veramente fame, un bel piatto di verdura sarà sufficiente. Ma se invece quello che desideri è qualcos’altro, un buon sapore in bocca, qualcosa che soddisfi il palato, allora il tuo NON è autentico appetito! Nel mondo animale ci si nutre solo quando si ha davvero fame, nel mondo umano il cibo ha assunto un valore simbolico che va ben al di là dei suoi scopi nutritivi.

Mangiamo quando non è di cibo che avremmo bisogno, ma di una parola di conforto, un abbraccio del nostro partner, una pacca sulla spalla dal nostro capo o una chiacchierata con un’amica. Concretamente, come fai a comprendere se ti trovi di fronte ad una falsa fame? Con una tecnica efficacissima, impiegata addirittura nella cura di tabagismo e alcolismo: la dilazione della risposta. Consiste nel frapporre un piccolo lasso di tempo tra il desiderio urgente di mangiare e l’azione vera e propria di consumare quell’alimento.

Prima di concederti quello snack devi dedicarti ad una breve attività, come sorseggiare un grosso bicchiere d’acqua, fare una telefonata, sbirciare le notizie del giornale, giocare col tuo smartphone o qualsiasi alternativa preferisci. L’importante è concentrarti davvero su quello che stai facendo, senza restare focalizzato sul tuo desiderio di cibo.

Trascorsi 5 minuti, se il tuo appetito era dettato da un’esigenza fisica continuerai ad avvertirlo, ma se la tua era fame nervosa, sparirà con la stessa rapidità con cui si è presentata! Questa semplice tecnica funziona ed è in grado di farti risparmiare oltre il 70% delle calorie che, altrimenti, assumeresti fuori pasto. Accetti la sfida?

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A cura di Micaela Scigliano

Pubblicato il: 30 Ottobre 2013