Come pianificare gli obiettivi

Il Libro della Vita - https://www.autostima.net/media/authors/324.jpgSono ormai trascorsi tre anni da quando Bruno Editore pubblicò per la prima volta IL LIBRO DELLA VITA, ed è tempo di bilanci. Ho ricevuto nel frattempo moltissime email. La maggior parte di apprezzamento, qualcuna per avere dei chiarimenti, altre ancora di persone perplesse o decisamente scettiche. Mi limiterò a prendere in considerazione queste ultime.

L’aspetto che più frequentemente è stato posto in discussione, specie tra chi si occupa di formazione in tale ambito o comunque è abituato a pianificare i propri obiettivi secondo un metodo analitico, è quello definito “multi canale”. Si tratta non per nulla di una considerazione contro int:uitiva, palesemente in contrasto con molti libri autorevoli che trattano l’argomento. Chi di voi ha avuto modo di frequentare un corso di formazione sulla pianificazione degli obiettivi, così come un qualsiasi testo a riguardo, si sarà reso conto come imperi da anni una teoria ben precisa, che ricorre spesso: la regola principale per raggiungere un grande obiettivo sarebbe quella di fissarne uno solo, di focalizzarsi su esso e di non intraprenderne di nuovi fino all’esaurimento del target.

Ne IL LIBRO DELLA VITA si sostiene esattamente il contrario, trattando proprio la teoria “multi canale”, secondo la quale il nostro cervello sarebbe in grado di gestire più canali in contemporanea senza penalizzarne alcuno, rendendo quindi possibile lavorare su più obiettivi importanti contemporaneamente. Qual è la teoria corretta? Prima di rispondere a questa domanda, vorrei soffermarmi su un aspetto che coinvolge molti trainer, formatori, coach, e più in generale chi sia chiamato a fare formazione: quello di generalizzare, di cercare un sistema formativo standardizzato, che sia applicabile a tutti.

Se da un punto di vista organizzativo la cosa può avere un senso, non ce l’ha da quello dell’efficacia. Ogni individuo apprende, agisce e reagisce in maniera diversa. La pratica di generalizzare un metodo formativo affinché vada bene per tutti, rischia non solo di produrre risultati troppo blandi, ma anche di rivelarsi inapplicabile per chi, per cultura o esperienza, abbia imparato a ragionare e a comportarsi in maniera diversa. In altre parole, un metodo difficilmente risulta applicabile a tutti con gli stessi criteri e con la stessa efficacia. Andrebbe personalizzato.

Quindi, la risposta alla domanda: «Qual è la teoria corretta?» è, entrambe. C’è effettivamente chi ha bisogno di pianificare un obiettivo alla volta, di concentrarsi su di esso e di non distogliere l’attenzione fino a che l’abbia raggiunto; per contro, c’è chi riesce a raggiungere il massimo dell’efficacia lavorando in contemporanea su più obiettivi, magari in settori diversi (lavoro, vita affettiva, tempo libero ecc.). Chi vi scrive appartiene alla seconda categoria di persone, e non può certo pensare di essere il solo.

Personalmente considererei penalizzante, per il mio modo di pensare e di vivere, salire un solo gradino alla volta. Quindi, il metodo spiegato nell’ebook IL LIBRO DELLA VITA che prevede la pianificazione di più obiettivi in contemporanea, è certamente applicabile da un gran numero di persone, ma certo non da tutte. Vale la regola per cui occorre apprendere il metodo, provarlo su di sé, e scoprire quale strategia funziona meglio.

a cura di Roberto Zaretti

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Pubblicato il: 8 Aprile 2014