Come assumere i tre nemici della procrastinazione


La procrastinazione è una creatura subdola e meschina:
usa armi come scuse e alibi soporiferi per assopire le sue vittime per poi ucciderne l’entusiasmo lentamente, infierendo sulle ferite aperte sui punti deboli. Questo mostro sarà pure tremendamente constante ma ha un grosso difetto: è ripetitivo e quindi prevedibile. Quando la natura crea un ostacolo, per legge deve creare anche una soluzione!

Esistono infatti tre grandi alleati della buona volontà in grado di sottomettere e schiacciare questo infido processo degenerativo:

  • Carta e penna

Se si comincia a scrivere con una certa costanza tutto ciò che è necessario ricordarsi sulle proprie attuali priorità si può disintegrare fino al 90% di tutte le scuse generate dal mostro, sradicando ogni tentativo di produrne altre. Ricordiamoci che sua bassezza si nutre di alibi, perciò è davvero saggio limitargli il cibo.

  • Pause mirate

Quante volte la creatura ci ha innestato pensieri di ansia e rimorso causati proprio dall’attività di rimandare le cose urgenti durante le ore di lavoro? Si dà il caso che questi pensieri si fanno più pressanti proprio mentre siamo in pausa caffè. Il piacere viene smorzato e ci fà correre in ufficio senza neanche farci ricordare cosa esattamente abbiamo bevuto. Ma cosi’ non si riesce ne’ a rilassarsi ne’ a lavorare bene.

Le pause servono a rigenerare l’energia, cosi’ da mantenere la mente e il corpo in uno stato di benessere che ci permette di affrontare qualunque impegno, soprattutto quelli più pressanti. E’ bene non cadere nella trappola: mentre dobbiamo affrontare una responsabilità, Mr. Lutto Perenne ci lancia un’idea zuccherosa per farci pensare ad altro e gettarci in un buco nero che ci divora tutto il tempo utile a disposizione. Se ci si impone di staccare ogni 40 o 50 minuti dal lavoro per 5 o 10 minuti, si elimina anche del tutto di precipitare cosi’ spesso in questo tranello e godersi le pause guadagnate.

  • Posto di lavoro stimolante

A chi non piacerebbe lavorare in un ufficio in California con vista sull’oceano? Anche compilare noiosissimi questionari burocratici diventerebbe un piacere! E se non si riesce ancora ad ottenere tale luogo, proviamo a immaginare come potremmo trasformare il posto dove siamo in un piccolo paradiso pieno di stimoli. Qualcosa che ci faccia mantenere la concentrazione e sentire a nostro agio allo stesso tempo.

La procrastinazione è più forte dove c’é più oscurità e disordine, non diamogli questa opportunità. Ogni sforzo mirato ad aumentare la produttività è tempo speso in modo intelligente. Promuoviamo insieme la campagna “non sfamare la procrastinazione”, facciamone una bandiera e vinciamo tutte le battaglie contro questa bestia nera.

A cura di Leonardo Scala

Pubblicato il: 7 Maggio 2013