Bruno Editore agli Stati Generali dell’Editoria 2008

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GIACOMO BRUNOCiao ragazzi, si sono conclusi oggi a Roma, nella Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, i due giorni degli Stati Generali dell’Editoria 2008, la conferenza promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), sul ruolo che i libri hanno sugli italiani e in particolare sull’impatto del libro nella formazione dei giovani, per il futuro culturale, sociale ed economico del Paese.

Noi di Bruno Editore eravamo presenti e abbiamo avuto la fortuna di conoscere il Presidente dell’AIE, Federico Motta, che ha aperto la conferenza con il tema “Scommettere sui giovani”.

Report degli Stati Generali dell'Editoria

Report degli Stati Generali dell'Editoria

La lettura, i libri (e gli ebook) sono un fattore di sviluppo economico: è confermato dai recenti dati PISA dell’Ocse che la presenza in casa di libri e il loro utilizzo sono la condizione per dare futuro al Paese (la presenza di libri in casa si traduce di per sé in 15 punti percentuali in più di rendimento scolastico), così come lo sono la qualità dei processi didattici, le competenze che la scuola e i libri di testo attivano, gli strumenti e le risorse anche tecnologiche messe in campo.

La conferenza si è chiusa con il Ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi che ha annunciato il nuovo progetto “Centro per il libro e la lettura” che partirà concretamente agli inizi del 2009, con una propria autonomia e una propria dotazione finanziaria non inferiore ai tre milioni di euro.

Gli Stati Generali dell’Editoria sono anche un riferimento ai dati ufficiali del settore libri.

Quelli del 2007 sono già disponibili online nel report Lo stato dell’editoria in Italia” che confermano la crescita del settore, con oltre 61.000 titoli librari prodotti (per il 62% si tratta di novità), pari a 266 milioni di copie.

I lettori non sono poi così pochi: 3,4 milioni gli italiani che leggono almeno un libro in un mese, 24 milioni i lettori di almeno un libro all’anno.

Le case editrici? Su 8.814 dichiarate, quelle che pubblicano almeno un titolo al mese, hanno un piano editoriale, e hanno una distribuzione in libreria, e almeno 100 titoli commercialmente vivi in catalogo, sono solo 1.016.

La distribuzione avviene su circa 2.000 librerie, di cui 609 appartengono a catene (editoriali, o della distribuzione), e 92 sono catene a “gestione familiare”: nel complesso il 35,1% dei punti vendita. Di queste catene 63 sono multistore.

Cosa penso di questi dati?

Sono felice che il settore dei libri sia in crescita, perchè quello degli ebook lo segue e andrà anche più veloce.

Sono felice che quasi la metà degli italiani legga almeno 1 libro all’anno. Leggere è importante per la propria crescita e ve lo dice uno che legge 500 libri all’anno.

Sono felice di constatare che internet è il mezzo del futuro (e per quanto ci riguarda è già il presente): Mondadori può contare su 2.000 librerie, Bruno Editore conta su 2.500 “librerie virtuali”, siti web e blog di affiliati che rivendono solo i nostri prodotti. In costante crescita, giorno dopo giorno.

Quello che non è emerso con abbastanza chiarezza è che ogni anno:
il 60% dei libri pubblicati non vende neanche 1 copia
– il 35% della tiratura totale di libri finisce al macero

Stampa-On-Demand

Stampa-On-Demand

E allora questi dati mi confermano che il fututo è negli ebook, senza dubbio alcuno.

L’editoria digitale, gli ebook e l’eventuale Stampa-on-demand significheranno enormi risparmi per le case editrici: nessun magazzino, nessuna distribuzione, nessuna stampa, niente spedizione e l’abbattimento di tutta una serie di costi. E quando aziende da milioni di euro potranno risparmiare il 90% dei costi lo faranno senza pensarci due volte.

E finalmente potremo salvare qualche foresta in Amazzonia.

Che ne pensate dell’ebook come prodotto “ecologico” del secolo?

A cura di Giacomo Bruno
Curatore dell’Osservatorio Ebook

Pubblicato il: 2 Ottobre 2008