Come leggere il mix dei nostri clienti

Non potendo applicare logiche di direct marketing, che richiedono un più che modesto livello di informatizzazione e di automazione del punto vendita (server destinati, carte fedeltà, database aggiornati, struttura di servizi pensati per fidelizzare i clienti ecc.), una logica con la quale possiamo individuare categorie di clienti è quella di correlare l’andamento delle vendite per categoria/reparto/settore/unità produttiva, al comportamento d’acquisto dei clienti.
In sintesi, attraverso la lettura degli indicatori economici della categoria, si desumono le logiche di acquisto di una certa segmentazione di clienti. In definitiva, i clienti vengono classificati in ragione delle categorie di prodotti che consumano. Se dovessimo aprire un’attività e non disponessimo però di dati di frequenza, com’è ovvio, dovremo studiare la segmentazione dei clienti, vale a dire la domanda potenziale da servire secondo lo spaccato che più ci interessa, attraverso indagini di geomarketing.
Queste tecniche ci consentono di formarci un’idea del tipo di cliente che potremmo trovare in una potenziale location. Quindi se abbiamo un‚attività già avviata, per conoscere il nostro cliente e definire meglio il target, abbiamo, oltre al Direct marketing, due strumenti: l’indagine di mercato in store, interviste sul punto vendita dirette ai clienti, con le quali, ponendo le giuste domande, possiamo indagare sul giudizio che i clienti danno della nostra offerta e verificarne i limiti e i pregi, così migliorandoci; diversamente, possiamo indagare attraverso i dati di vendita, indici di categoria, trend, vendite, valori assoluti e relativi.
A cura di Sabrina Ferrari Singhi









