Cosa ne sarà dei nostri figli?

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In questi giorni assistiamo continuamente ai mass media che descrivono la nostra come una società in crisi. Le famiglie sono seriamente in difficoltà: chi non riesce a pagare il mutuo, chi non ha il mutuo e comunque non riesce ad arrivare a fine mese.

Molte aziende sono in difficoltà, alcune hanno già chiuso. Pare che la stragrande maggioranza dei piccoli e grandi nuclei economici, dalle famiglie, alle aziende, alle comunità non fossero “dimensionate” per sopportare una crisi come quella che stiamo attraversando.

Abbiamo vissuto per qualche decennio in una sorta di limbo che forse ha fatto sì che ognuno di noi pensasse di vivere in una società blindata, una società che sarebbe riuscita a proteggere il nostro benessere.

Quello che invece vediamo mi porta alla mente una scena che lessi su un libro che parlava di pellirossa. Descriveva la scena di una mandria di bisonti caduta in un burrone e lo sconforto dei pellirossa nel vedere tanta grazia di Dio andata a male.

Mi chiesi allora come fosse possibile che non un bisonte ma un intera mandria potesse cadere in un burrone. La spiegazione è semplice e ricalca molto bene il comportamento di qualunque tipo di società. La causa è l’emotività che in alcuni momenti diventa panico.

Per quale motivo altrimenti in una società moderna come la nostra, nell’era dei supercomputer, delle telecomunicazioni, in cui i dati che ci sommergono ci dovrebbero comunicare in modo trasparente il vero valore delle cose, per quale motivo è possibile che nel giro di poche ore un titolo azionario perda anche il 50% del suo valore?

Nell’era della ragione, come dice il bravo Daniel Goleman studioso dell’intelligenza emotiva, ci ritroviamo ad essere schiavi delle passioni.

A me, che mi reputo un passionale, questa informazione non può che fare piacere. L’importante è esserne consapevoli e non fare troppo affidamento sulla propria ragione. L’importante è capirne i limiti.

Tornando ai bisonti, il problema nasce nel momento in cui uno di loro, spaventato per qualsiasi motivo, trasmette lo spavento al resto della mandria. Questa comincia a scappare in una determinata direzione, una qualunque direzione, l’importante è scappare dal pericolo. Un pericolo che la mandria non conosce, ma che esiste. Il sistema sociale mandria ha sviluppato questo meccanismo per salvaguardare la sopravvivenza della specie.

Non è necessario che il bisonte “convinca” gli altri riguardo all’opportunità di scappare. Agli altri basta vedere la sua reazione per capire che è meglio darsela a zampe levate. Ma quando la mandria fugge in una direzione determinata se la testa della mandria si trova davanti a un burrone e tenta di arrestarsi, il resto della mandria li spinge dentro. La ressa è tale che ogni bisonte ammassato a quelli davanti non riesce a vedere dove mette gli zoccoli, così tutti, fino all’ultimo finiscono per precipitare.

Quando penso alla società di oggi mi rendo conto che il problema numero uno di questa nostra mandria, che sembra precipitare in un baratro economico, è la mancanza di conoscenza, la mancanza di formazione, l’assenza di quelli che molti definiscono “intelligenza finanziaria”, una materia che purtroppo non si insegna a scuola. A scuola si insegna la matematica ma non si insegna ai bambini come applicarla per crearsi una solidità economica.

Per questo ho scritto il libro “Da grande sarò ricco”. Per insegnare ai genitori come farsi carico di questa parte importante di educazione che la società non ci dà. E’ un libro che vi aprirà la mente e vi farà capire perché siete molto meno ricchi di quello che pensate di meritare.

Se ci teniamo al futuro dei nostri figli in un mondo che offre molte meno certezze di quello che pensavamo, è il momento che impariamo qualcosa di nuovo e che lo insegniamo loro.

A cura di Valter Romani
Autore di “Scacco alle bugie” e “Da grande sarò ricco

Pubblicato il: 31 Ottobre 2008