PNL è Libertà?

«Ciò che le persone non capiscono del lavoro della mia vita,

è che esso non riguarda la terapia o il business, riguarda la libertà»

Richard Bandler

Pnl 3.0Ho sentito personalmente dire questa frase da Richard Bandler, qualche anno fa. Ancora prima ricordo di averla letta in un suo libro, prima ancora in una intervista. Libertà è un termine ambiguo. Un programmatore neuro-linguistico direbbe che è una “nominalizzazione”, un nome astratto. Qual è la libertà che intende la PNL? Cosa si intende, in PNL, con libertà? Credo che la risposta abbia a che fare, più che con le convinzioni, con l’ Essere: la libertà di essere nello stato di coscienza che vogliamo.

La singola più grande abilità che dovremmo assicurarci di padroneggiare per trasformare le nostre vite è la gestione del nostro stato di coscienza. La Psicologia, la PNL, la Psicosintesi, la Quarta Via, il Buddhismo, la Gestalt, e ogni singola disciplina che si occupa dello sviluppo del potenziale umano, arrivano alla stessa conclusione. Nella PNL di Terza Generazione si fa maggiore riferimento allo stato rispetto alla PNL Classica, perché si è compreso di più il concetto di stato-dipendenza. Stato-dipendenza vuol dire che ogni nostra credenza, ricordo, apprendimento, comportamento, emozione, decisione, dipende dallo stato in cui ci troviamo. Inoltre lo stato di coscienza è qualcosa che non possiamo mai lasciare. Lo portiamo sempre con noi dovunque andiamo, in ogni momento della nostra giornata.

In PNL, riprendendo Sartre, si dice: «Non si può non decidere; anche la non scelta è una decisione». Potremmo dire: «Non si può non essere in uno stato, non possiamo lasciarlo a casa quando usciamo». Il singolo elemento che causa la gran parte della nostra insoddisfazione nella nostra vita è la gestione dello stato. Quando non lo gestiamo noi dall’interno (INSIDE-OUT), esso è innescato dall’esterno, da eventi accidentali (OUTSIDE-IN). Quando viviamo in questo modo ci identifichiamo in ciò che accade. C’è una legge psicologica, formulata da Roberto Assagioli, secondo cui:

«Siamo dominati da quello con cui ci identifichiamo e
dominiamo ciò da cui ci disidentifichiamo»

Non possiamo essere LIBERI se non impariamo a sottrarre la nostra identità (chi siamo) dagli inneschi esterni, dagli stimoli accidentali che innescano i nostri programmi. E’ qui che si trova la chiave della libertà personale. Nel libro Lo Stato di Prontezza, presento la mia personale risposta a questa questione. Lo faccio integrando i tre grandi approcci nei quali mi sono formato e che ho insegnato: Psicosintesi, PNL Generativa e Quarta Via. Lo facciamo utilizzando le Tecnologie della Coscienza più all’avanguardia che esistono attualmente, nel panorama nazionale ed internazionale.

 

a cura di Mauro Ventola

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Pubblicato il: 7 Marzo 2014