Oltre la via della Parola e la via del Silenzio

Tiziana LanaPer chi si occupa di Coaching e di Counseling, la via della Parola è una strada formativa, conoscitiva ed evolutiva.
La Via della Parola intesa come cammino di crescita, di confronto dialogico e dialettico, di apertura di senso nelle profondità simboliche dell’inconscio, si offre nell’interazione come istanza di rinnovamento delle coscienze e di ricerca psicosintetica individuale ed universale. Il rinnovamento parte dalla presa di coscienza del centro, un centro che irradia gioia, pace e accoglienza. Dalla centratura si irradiano e si rivitalizzano le costellazioni delle funzionalità psichiche.

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Come cambiare stato d’animo

Daniele PigliacelliOk, forse conosci l’argomento meglio di me, o forse non sai di cosa sto parlando, fatto sta, che voglio comunque parlartene.

La prima domanda, che mi fanno, quando parlo di “gestire o cambiare” stato d’animo, è “davvero posso”? La mia risposta è si, e subito segue una seconda domanda “e come posso farlo?”…ora te lo spiego.

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Come vincere una paura credendo nel cambiamento

Angelo AllegriniPer vincere una paura occorre credere nella possibilità del cambiamento; non è una cosa difficile, eppure tanti si scoraggiano prima di cominciare.
Le obiezioni, tuttavia,  sono veramente deboli.
Una delle più frequenti riguarda la capacità di imparare.
– Sono troppo vecchio per imparare;
– a questa età non si impara più.
Ora, il punto è, semplicemente, che queste affermazioni non sono vere.
Quante cose il nostro cervello impara ogni giorno con facilità, senza che neppure ce ne accorgiamo?
Quante volte non si riesce a scacciare un’idea o una canzone dalla mente? La cosa strabiliante è come quel motivetto ci sia entrato nella nostra testa.
Anche le fobie non sono altro che una forma straordinaria di apprendimento.
Spesso basta una sola esperienza, un solo tentativo, per imparare ad aver paura di una cosa.
Ed è un apprendimento solido e resistente nel tempo.
A me non è mai capitato di vedere una persona che ha il terrore del sangue, o dei ragni, che si dimentichi della sua paura perché stava soprappensiero:
“Ehi, ieri ho visto un ragno e mi sono scordato di svenire…”.
L’altra obiezione suona più o meno:
Io sono fatto così.
Quante persone fanno soffrire gli altri e loro stessi solo perché che devono essere se stessi? 
Una persona rimane sempre se stessa anche quando impara a comportarsi in modo nuovo e se esiste la possibilità di acquisire competenze e abilità potenzianti perché rinunziarvi?
Imparare è facile e veloce, lo facciamo tutti, ogni giorno.
Quello che serve è solo imparare a modificare la rappresentazione interna di un fatto per sostituire una reazione che non ci piace con un comportamento più adatto o più soddisfacente.
In fin dei conti chi guida l’autobus siamo proprio noi e, a meno che non decidiamo di lasciare il motore in balìa di se stesso, siamo sempre noi a decidere la direzione. 
Naturalmente se vogliamo fare un viaggio in piena sicurezza sarà necessario occuparsi dei pneumatici, dell’olio e, soprattutto, del carburante.
Così allo stesso modo dovremo conoscere tutto quello che ci serve per modificare la rotta che non ci piace e che vogliamo cambiare.
Può capitare che per strada qualcosa abbia smesso di funzionare o che ci si ritrovi a corto di benzina, ma poi, una volta rifornito del necessario, potremo raggiungere  comunque l’obiettivo.
Ciò che serve sono le risorse; non tanto averle, quanto sapere quali servono, perché il cambiamento deriva dalla consapevolezza delle proprie risorse.
Ciò significa che se volessi vincere la lotteria senza averne le risorse, cioè senza giocare, potrei stare mesi interi a lamentarmi della sfortuna senza essere provvisto dell‚unica possibilità di raggiungere il mio scopo. 
Il mio ebook Vincere Fobie e Paure è una vera e propria risorsa sotto forma di manuale pratico utile non solo per sconfiggere quelle paure che forse vi hanno accompagnato finora ma anche per superare tanti ostacoli di diversa natura che spesso impediscono di raggiungere il vostro stato desiderato

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Come auto-scoprirsi e scoprirsi dei leader vincenti. Una storia di successo

Mario De MiccoL’autoscoperta è il primo passo che dovrebbe affrontare chiunque si avvicina all’attività di leader. Che tu sia un manager o un imprenditore è importante, infatti, comprendere i valori personali (quelli che ci spingono ad essere convinti nel fare cose), le proprie ambizioni e  le proprie aspettative perché solo così, infatti, si possono convincere completamente gli altri dei propri propositi.

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Come attuare una spending review aziendale

Pier Paolo SposatoLo spunto di questo articolo mi viene dalla pubblicazione di una lettera aperta, nella quale un imprenditore chiedeva una consulenza sulla possibilità di ridurre le retribuzioni di alcuni dipendenti, nell’ambito di una spending review aziendale. L’azienda, nell’ambito di un’approfondita analisi delle spese, aveva rilevato l’esagerato costo di alcuni dipendenti a cui, in precedenti gestioni, erano state riconosciute retribuzioni individuali esagerate e non allineate al mercato.

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Come espandere il proprio business all’estero affrontando i mercati internazionali in modo corretto

Augusto CocchioniInternazionalizzare l’azienda oggi é una grande opportunità di sviluppo e di crescita. Per le imprese che non lo faranno si restringeranno sempre di più gli spazi di mercato perché la concorrenza sarà sempre più agguerrita. Il mercato in Italia è saturo, con una domanda in costante diminuzione che farà molta fatica a riprendersi e a crescere.

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Riprendi i tuoi obiettivi per ottenere maggiori risultati

Pasquale MieleOgnuno di noi desidera ottenere il massimo risultato dal proprio lavoro e attività, ma nello stesso tempo forse involontariamente tendiamo ed essere restii ad auto valutarci con l’obiettivo di migliorare il nostro modo di lavorare o di svolgere le attività inerenti ai nostri obiettivi.  Questo era anche il mio problema, ma un giorno ho voluto dedicare una settimana per studiare delle metodiche al fine di incrementare la mia produttività senza aumentare il carico lavoro e senza investire ulteriore tempo e risorse. 

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Come progettare felicità per migliorare i risultati aziendali

Bruna FerraresePuò darsi che qualcuno prima di “come” sia portato a chiedersi “perché” progettare felicità

La risposta è insita nella natura stessa dell’essere umano, impegnato a conseguire, fin dal primo vagito,  uno stato di “appagamento generale che include un insieme di elementi della vita: dalla salute alle relazioni interpersonali, dal tempo libero al lavoro, dalla vita familiare all’autorealizzazione” .

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Come trasformare un litigio con il tuo partner in qualcosa di positivo

Gabriele AchilliMolte sono le coppie che per paura del confronto o perché si temono il peggio evitano di esternare le proprie emozioni. Generalmente le coppie che non litigano sono coppie che reprimono la propria rabbia. Questo atteggiamento è anche causa di malintesi, stress e frustrazione. 

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Come costruire un pasto sano e bilanciato

Marco GermaniOgni giorno e più volte al giorno, ci troviamo a fare la scelta di come alimentarci, ovvero di come comporre un pasto o uno spuntino quando abbiamo bisogno di mangiare. Troppo spesso questa scelta è lasciata al caso, o peggio ancora influenzata da fattori esterni quali: cosa è disponibile in quel momento nel posto in cui ti trovi, cosa ti da più gratificazione a livello di sapore o cosa la pubblicità dei produttori di alimenti, più o meno consciamente, ti induce a scegliere. Jim Rohn diceva: il fallimento non è mai un grande evento individuale, è solo l’accumulazione di piccoli errori di valutazione ripetuti nel tempo. Piccoli errori nella scelta di cosa mangiare ogni giorno, ripetuti nel tempo, sono purtroppo all’origine di molti dei problemi che affliggono la maggior parte delle persone oggi: sovrappeso, stanchezza, disturbi più o meno gravi legati ad una cattiva nutrizione.

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Come migliorare le prestazioni in ufficio

Stefano BerdiniIn questi giorni si sente parlare spesso di produttività e di solito questo è un termine che associamo facilmente al lavoro di fabbrica, tipicamente quello degli operai per intenderci. In effetti però è come se non considerassimo che i tempi sono così cambiati che il rapporto tra tute blu e colletti bianchi, come di solito vengono definiti gli operai e gli impiegati, si è profondamente modificato negli ultimi anni giungendo a quello di 3 a 1 e per certi aspetti si sta ulteriormente incrementando. E questo non solo per l’inserimento di figure gestionali nelle tradizionali aziende manifatturiere quanto per la nascita e lo sviluppo di aziende che si occupano principalmente di erogare servizi e non prodotti.
 

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