Opzioni contro Azioni: leva maggiore e minori rischi

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Salve cari lettori, oggi vorrei parlarvi delle grandi potenzialità di profitto e di leva finanziaria delle opzioni. Prima di iniziare voglio dirvi che questo articolo interessa tutti, ma in particolar modo i principianti che si affacciano, o si sono affacciati da poco, in un mondo complesso ma straordinario: il mercato finanziario.

Ma veniamo subito al dunque con un esempio operativo pratico del sottoscritto. Giorno 6 novembre 2008 il titolo Fuel Systems Solutions Inc. (FSYS) ha chiuso a 26,71$. Lo stesso giorno ho comprato una call al prezzo di 260$, perciò la mia posizione si poteva sintetizzare in questo modo:

Entry debit             Max profit              Max risk
260$                   illimitato                    260$

Già qui è possibile aprire una bella parentesi, evidenziando la sicurezza dell’investimento e il potenziale effetto leva posseduto dalla posizione. Parlo di sicurezza perché la nostra perdita qualunque sia l’entità di un probabile contro-trend, non sarà mai più del capitale investito, qualunque cosa accada. Nel contempo però, con le opzioni  possiamo godere di un unico ed eccezionale effetto di leva finanziaria naturale, che ci assicurano, in caso di trend “amico”, un profitto elevato (potenzialmente illimitato). Tale effetto leva lo definisco naturale perché è proprio una caratteristica intrinseca dello strumento finanziario, senza intercorrere a convenzioni con il broker.

Bene ora proseguiamo con il mio caso concreto. Il giorno successivo, ossia venerdì 8 novembre 2008, il titolo durante le contrattazioni ha “stornato”, e il trend è salito come un toro scatenato, arrivando in chiusura a prezzare 38,80$.

Io durante il giorno non sono stato in studio, e sono tornato solo alle 20:00, dopo un’intensa seduta di allenamento in palestra. All’accensione del monitor (io lascio il PC acceso giorno e notte) mi aspettavo si una salita del titolo, ma non di quella entità, e la sensazione di chiudere l’operazione è stata fantastica. Facciamo un po’ i conti, la mia opzione a seguito del rialzo del titolo di oltre il 45% si è apprezzata fino a 940$! Il profitto è stato cioè di 680$. La situazione graficamente è stata la seguente:

Più precisamente il grafico rischio/rendimento è stato il seguente:

Volete saperla proprio tutta? In realtà ne avevo comprate due. Ho fatto l’esempio con una sola per alleggerire l’esempio e renderlo più comprensibile. Così prendendo in considerazione la chiusura della posizione con due opzioni possedute in portafoglio, ho chiuso l’operazione con un profitto di 1360$, ossia un ROI del 261,5% in un giorno. Niente male per un’ora di body building eh?

A parte gli scherzi. Investire in opzioni rispetto alle azioni potenzia i guadagni, e lo permette sia quando il mercato va giù, sù o di lato.

Oltre a ciò le opzioni sono davvero eccezionali, perché è comunque possibile utilizzare gli stop loss, ma, anche nel peggiore dei casi, bloccano automaticamente le perdite al capitale investito, senza l’ansia del corretto funzionamento degli stop loss, cosa che con le azioni, e soprattutto per chi fa scalping, non è possibile, in quanto le perdite possono andare al di sotto del capitale investito e possono mettere l’operatore in seri guai finanziari.

Dico tutto questo perché so che gli stop loss non sono infallibili.
Le opzioni invece ti permetto di godere delle più ampie variazioni di prezzo e volatilità, e di guadagnare in qualsiasi direzione di mercato, pur mantenendo una posizione lunga, ossia d’acquisto, perciò non si correrà mai il pericolo (posizione lunga premettendo) di andare al di sotto del capitale usato per l’apertura della posizione, ecco perché investo in tutta tranquillità e mi godo un potentissimo effetto leva di mercato, pur facendo altre cose durante la giornata, ricordando che con le opzioni è possibile operare sia intraday che overnight, questo si chiama wellness finanziario signori miei, ossia investire con il minimo capitale, con la probabilità dalla nostra parte, in prospettiva del massimo profitto e in tutta tranquillità, con il minimo sforzo, senza alcun tipo di ansia di vedersi liquidare anche le scarpe nel caso in cui le cose andassero non come previsto.

Così chiudo dicendo che io mi trovo perfettamente d’accordo con il parare di Warren Buffet, secondo cui le azioni sono un’ottima forma di investimento a lungo termine, al fine di godere della ricchezza che una buona azienda produce per i propri azionisti. Nel contempo personalità del calibro di Robert Kiyosaki e Alfio Bardolla, mi hanno indotto nella scelta dei più idonei strumenti finanziari per speculare a breve termine nel mercato finanziario: le opzioni.

A Cura di Giovanni Romano,
Autore de “Il Professionista delle Opzioni”

Pubblicato il: 13 Novembre 2008