L’impresa: crearla e gestirla con semplicità e successo? (parte 3)

Foto Iniziale

La tecnica E.D.I.V.Sulle problematiche d’impresa, colgo con piacere l’occasione di quest’articolo, per comunicarvi talune risorse gratuite.

Qui trovate un mio report su come stimare il giusto valore di un’impresa, mentre alcune mie videoclip al sito www.clubautoritv.com (una volta entrati nel sito, digitare il mio nominativo: Gian Piero Turletti).

In questa terza parte delle mie considerazioni sulle problematiche d’impresa, considero quindi una tecnica aziendale, che ho denominato E.D.I.V. Si tratta di un acronimo.
Ne conoscete il significato?
Vuol dire: EMULAZIONE DI IMPRESA VINCENTE.
Non so se altri abbiano usato la stessa terminologia, ma si tratta di una serie di principi operativi realmente molto importanti e che, se ben gestiti, possono contribuire in misura determinante allo sviluppo aziendale.

Occorre precisare che il termine emulazione è solitamente inteso in senso negativo, come scopiazzatura, brutta copia di quanto già da altri realizzato.
Ma esiste anche una concezione positiva dell’emulazione, che la può trasformare in fattore di crescita, se intesa come quella che io chiamo copiatura critica, o analisi critica.

A tale proposito, è ovvio che esistono casi, storie di successo in campo imprenditoriale, come in genere esistono nei vari campi della vita. Così, si sente dire che quella tal persona ha avuto successo negli studi, e quell’altra sul lavoro, ad esempio.

Una logica conseguenza di ciò, è che quindi si può analizzare cosa abbia reso vincente quella persona, quali siano stati i suoi fattori di successo, per cercare di metterli in pratica nel proprio caso, così in altri ambiti, come in quello imprenditoriale.

Questa considerazione mi permette anche di sottolineare un aspetto, che forse non è stato ancora sufficientemente evidenziato.
In realtà, sopratutto nella realtà aziendale, non esistono soluzioni fisse e sempre vincenti.

Ogni realtà, ogni singolo caso, ha le sue caratteristiche e quindi, a fronte delle innumerevoli alternative, che la realtà ci offre, avremo sempre la facoltà di esaminare nuovi casi e di apprendere qualcosa di nuovo, cui magari ancora nessuno aveva pensato.

Magari saremo molto meno bravi di altri nell’ideare nuovi prodotti, ad esempio, ma chiunque di noi può considerare cosa hanno fatto altri.

Ancora una volta, intendo evidenziare che non si tratta di copiare pedestremente quanto da altri realizzato, ma di analizzare, in primo luogo, quali siano stati gli eventuali fattori di successo, in casi di nostro interesse, e quali fattori negativi si sia riusciti ad evitare.

Venendo a considerare la pratica applicazione del principio appena esaminato, ecco come renderlo operativo.

Uno schema operativo, che può facilitare, è il seguente:

  • analizzare casi aziendali, che possono interessare il nostro stesso settore;
  • valutare quali siano stati gli eventuali fattori di successo;
  • considerare se gli stessi siano applicabili nel nostro caso;
  • esaminare anche eventuali fattori negativi, che l’azienda di successo sia riuscita ad evitare o controllare;
  • valutare se ciò sia realizzabile anche nel nostro caso;
  • realizzare, quindi, gli interventi ritenuti applicabili;
  • valutare eventuali conseguenze positive e negative degli interventi realizzati.

A Cura di Gian Piero Turletti
Autore di “Progetto Azienda”

Pubblicato il: 28 Luglio 2008