L’impresa: è possibile crearla e gestirla con semplicità e successo? (seconda parte)

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Come dicevo nella prima parte di quest’articolo, ho riservato alcune risorse gratuite per voi.
Esse consentiranno di gestire, con efficacia e semplicità, diverse problematiche aziendali.

Per chi non le avesse ancora acquisite, eccole: Un report su come stimare il giusto valore di un’impresa, dal link:
https://www.autostima.net/raccomanda/progetto-azienda/#bonus

e alcune mie interessanti videoclip al sito:

ww.clubautoritv.com

L’impresa, in effetti, è un’organizzazione che si articola in una pluralità di funzioni, e da ciò consegue un certo numero di problematiche.

Ma conoscere queste ultime e gestirle con una certa facilità è, tutto sommato, abbastanza semplice, o meglio può essere decisamente facilitato, come io ho fatto per voi nel mio ebook Progetto Azienda, dove sono presenti altre utili tecniche di gestione imprenditoriale.

In questo articolo spiego brevemente di quali funzioni parliamo e vi comunico alcuni segreti, alcune tecniche operative, per ottenere il meglio dalla gestione aziendale.

Principalmente, le diverse funzioni aziendali sono le seguenti:

  • Organizzazione
  • Produzione e logistica (per le imprese industriali)
  • Marketing-commerciale
  • Amministrazione-finanza
  • Personale.

Ci sono, ovviamente, varie interrelazioni tra queste diverse funzioni ed i relativi settori di competenza, ma, a mio avviso, un particolare filo rosso le unisce e costituisce, probabilmente, uno degli aspetti più importanti nella gestione di un’impresa di successo. Si tratta delle relazioni interpersonali.

E’, infatti, evidente che ogni settore, ogni funzione richiede, per una efficace gestione, un buon rapporto di collaborazione tra le persone che lavorano a reciproco contatto.

Non è la stessa cosa dover gestire un’impresa con personale e collaboratori demotivati e poter disporre, invece, di un’organizzazione, in cui ognuno cerca di dare il massimo, nel raggiungimento delle mete prefissate.

Ed ecco, quindi, emergere un aspetto particolarmente importante: l’esigenza di motivare al meglio i propri collaboratori ed il personale, in relazione ai diversi obiettivi dei vari settori.
Ma come realizzare quest’obiettivo?

In realtà, esistono molteplici tecniche motivazionali, ed oggi voglio parlare di una di queste in particolare.
A tale proposito, non so se qualcuno di voi abbia fatto caso che i termini motivare e motivazione sono certo usati nel senso di spingere gli altri verso il conseguimento di determinati obiettivi, ma non solo.

Si trovano comunemente usati, infatti, in corsi di tecniche di vendita, di gestione del personale, e via dicendo, proprio nel senso di coinvolgere gli altri verso gli obiettivi prefissati.

Ma, come dicevo poco fa, esiste anche un altro significato di tale terminologia.
Motivare, non a caso, significa anche indicare le ragioni che stanno alla base di determinate scelte.

In tal senso, ad esempio, si parla di motivazione della sentenza di un giudice, o di motivare le ragioni, più in generale, di una scelta.

A mio avviso c’è, non a caso, uno stretto legame tra i due significati.
Questo, perché una delle tecniche più importanti, per coinvolgere gli altri nel raggiungimento di determinati obiettivi, e per spingerli, quindi, ad agire in una determinata direzione, è proprio quella di spiegare le motivazioni, che stanno alla base di determinate scelte.

Di qui, l’importanza che l’imprenditore-manager sappia coinvolgere gli altri, in particolare i propri collaboratori, spiegando le ragioni delle proprie decisioni.

Qual’è, infatti, la probabile differenza di un’impresa o, più in generale, di un qualsiasi contesto in cui siano spiegate determinate scelte, rispetto ad ambiti, in cui ciò non si verifichi?

Nel primo caso, il collaboratore comprende le ragioni di una scelta, che egli deve attuare, e può quindi essere più facilmente motivato nella sua azione, tramite la condivisione di quelle ragioni.

Diversamente, nel secondo caso si corre il rischio di avere collaboratori demotivati, in quanto neppure a conoscenza delle motivazioni di determinate decisioni.

Di qui anche la differenza tra essere dei leader, capaci di guidare, ed essere solo dei dirigenti, certo con il potere di comandare, ma con scarsa propensione alla motivazione degli altri.

E’ quindi ovvio che il primo passo che un imprenditore-manager deve compiere è una precisa ponderazione delle motivazioni, che stanno a fondamento delle proprie scelte, seguita dalla loro comunicazione, unitamente ad un’opera di condivisione degli obiettivi aziendali.

Ecco, comunque, un breve schema, che può facilitare la comunicazione all’interno dell’impresa, nonché la motivazione di collaboratori e personale:

  • Analisi delle motivazioni, relative alle decisioni aziendali
  • Comunicazione degli obiettivi, della politica aziendale e delle relative motivazioni
  • Adozione di obiettivi il più possibile condivisibili (nel senso che dovrebbero essere nell’interesse anche di chi attua le azioni necessarie al loro raggiungimento).

Auguro a tutti…….una buona impresa!

A Cura di Gianpiero Turletti
Autore di “Progetto Azienda

Pubblicato il: 18 Luglio 2008