Le bugie e l’alterazione della voce

Foto Iniziale

Il primo tentativo di individuare sistemi in grado di scoprire chi mente, finanziato dall’esercito americano negli anni 60, andava nella direzione di misurare il livello dello stress attraverso l’analisi della voce.

Infatti una persona che mente tende ad alterare il tono della voce in modo non sempre percettibile per un orecchio non allenato. E’ come se, inconsciamente, chi mente, tentasse di mistificare la voce, come se si volesse dissociare dalla bugia che sta dicendo.

Verso la metà degli anni 70 venne sviluppato l’analizzatore dello stress psicologico (PSE) e l’analizzatore dello stress vocale (VSA: voice stress analyzer).

Da questi sistemi prese corpo una macchina capace di individuare microtremori e incertezze nella voce che rilevano con buona approssimazione stress emotivo correlabile a presenza di bugie.

Il principio su cui si basa il VSA, che può essere usato anche al telefono, è il seguente: lo stress generato da una bugia provoca una riduzione dell’afflusso di sangue alle corde vocali che quindi vibreranno meno generando così un’abbassamento della frequenza della voce intorno ai 10 Hertz, poco percettibili per l’orecchio, ma non per un congegno elettronico.

Nell’era del cellulare, dopo l’integrazione della fotografia, come poteva sfuggire ai potenti integratori di tecnologia il business della bugia? La Nokia ha implementato in uno dei suoi telefonini della Serie 60, tramite un software dal nome Agile Lie Detector, una specie di VSA, che però non mi sembra di aver visto nel mercato italiano.

Questo software è in grado di individuare le bugie misurando la quantità di stress che si riflette nella voce e le visualizza graficamente in tempo reale sul display del telefonino.

A parte i dubbi sulla liceità e legalità dell’analizzare l’interlocutore magari a sua insaputa, ci si chiede quanto l’uso di un tale dispositivo possa essere utile, disutile o addirittura dannoso nei nostri già difficili rapporti interpersonali, specialmente nell’era in cui dubitare delle nostre convinzioni non va più tanto di moda.

Al prossimo post per saperne di più sulle bugie e le espressioni facciali.

A Cura di Valter Romani,
Autore di “Scacco alle Bugie”

Pubblicato il: 27 Agosto 2008