La strategia vincente dello sforzo inverso

Stratagemmi Cinesi - https://www.autostima.net/media/authors/203.jpgLa saggezza popolare cinese si è espressa in molti modi. Se pensiamo alla cultura, alle usanze, alla disciplina e all’ordine, che queste popolazioni hanno manifestato nei secoli, non possiamo non restarne affascinati. Questa saggezza è stata raccolta in molte opere. Tra le più importanti possiamo ricordare  il Daodejing ovvero, “Il Libro dei Mutamenti” e Sanshiliuji – “I 36 stratagemmi”. Si tratta di testi tutt’ora utilizzati, nelle loro più moderne rielaborazioni, da politici e uomini d’affari. Vengono infatti considerati come un corredo inesauribile di strumenti per risolvere problemi pratici, per raggiungere un obiettivo o per rimuovere gli ostacoli che l’esistenza pone quotidianamente.

Nel corso “Stratagemmi Cinesi-Strategie millenarie per affrontare con successo le sfide di ogni giorno”, ho voluto esaminare tre “stratagemmi”, dei trentasei citati nell’opera, per soppesarne la validità nel contesto attuale. Gli stratagemmi cinesi hanno un valore psicologico: si tratta di una scienza progredita del comportamento, più esattamente di un’evoluta psicologia delle debolezze e delle forze umane all’interno di un contesto strategico per controllare gli altri senza essere controllati.

Non meraviglia quindi che oggi, in Oriente, lo studio degli stratagemmi sia considerato importante per l’educazione dei manager, dal momento che permettono di apprendere le leggi del successo e le strategie per abbattere (ovviamente in senso figurato) l’avversario. In particolare, lo stratagemma numero quattro: “attendere riposati l’avversario affaticato”. Ma, che cosa ha a che fare lo stratagemma “attendere riposati l’avversario affaticato” con la “strategia vincente dello sforzo inverso” come recita il titolo di questo post? Così spiega, in sintesi, lo stratagemma numero quattro. Dice Sun Tzu:

«In generale, chi occupa per primo il campo di battaglia e vi attende l’avversario, si troverà in vantaggio; chi al contrario, lo occuperà dopo e si affretterà a dar battaglia, sarà esausto. Chi eccelle nell’arte della guerra manovra l’avversario e non viene manovrato».

La frase associata a questo stratagemma nel Libro dei Mutamenti recita così: «La forza diminuisce, la debolezza aumenta». Viene quindi sottolineata l’importanza della battaglia indiretta e si fa tesoro del principio taoista dello sforzo inverso: ottenere molto facendo poco, principio che, in campo bellico, viene applicato anche nella strategia del logoramento. Una volta che l’avversario è esausto e confuso, lo si può attaccare senza difficoltà con energia e fermezza. La strategia vincente del cosiddetto sforzo inverso consiste nell’ottenere molto facendo poco. Chiaramente, si tratta di insegnamenti simbolici, che hanno però un’applicazione incredibilmente pratica, se solo ci riflettiamo con attenzione.

A che cosa possiamo applicare, oggi, questo concetto? Proviamo a riflettere su quello che sta dietro questi insegnamenti millenari. Provate a immaginare di dover combattere e sconfiggere un nemico davvero astuto, pronto a servirsi di tutte le armi a sua disposizione per battervi. Immaginate che il vostro avversario sia un difetto che, in più occasioni, si è rivelato deleterio, invalidante e subdolamente pericoloso, ad esempio la rabbia, la gelosia, l’aggressività, la paura o qualunque altro sentimento negativo. Non si tratta di falsa morale.

Controllare, gestire al meglio e risolvere certi modi di fare, si rivela per noi molto più vantaggioso che lasciarli liberi di manifestarsi ed esplodere senza controllo. La rabbia, la gelosia, l’aggressività e la paura, lasciate a se stesse, non possono che debilitare la nostra energia e il nostro potere personale. In questo contesto, noi saremmo il “nemico affaticato”. Lasciando che certi atteggiamenti si impadroniscano di noi faremmo il gioco dell’avversario, dandogli veramente la possibilità di indebolirci e sconfiggerci. La strategia dello sforzo inverso ci aiuta ad ottenere più vantaggi con la metà dello sforzo. Nel caso dei comportamenti che abbiamo citato, si tratta di “togliere energia al conflitto”, come spiego meglio nel corso. Ma, oltre a disciplinare noi stessi per ottenere soluzioni positive ad eventuali contrasti relazionali, gli stratagemmi cinesi offrono molte “vie di uscita” e idee per risolvere questi ed altri intricati problemi quotidiani. Applicare la strategia dello sforzo inverso può spesso alleggerire la complessità di una situazione e “guidarci” nel trovare la strada giusta per raggiungere il nostro obiettivo.

 
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Pubblicato il: 28 Aprile 2014