La Formula Vincente per i Fondi Azionari (n.2)

Su “Plus”, inserto de “Il Sole 24 Ore” di sabato 14 giugno, è apparso un piccolo articolo dal titolo: “Aumentano le polizze spazzatura”. Il giornalista spiega come siano in vertiginoso aumento le polizze di tipo Index linked e Unit linked che stanno comportando per i risparmiatori perdite fino al 50%!

Ebbene, questo è il risultato che spesso ottengono quei risparmiatori che si illudono di trovare la sicurezza in prodotti di questo tipo. Già, perchè le polizze di cui si parla sono proprio quelle che, sulla carta, promettono la restituzione del capitale! Ma, allora? Com’è possibile?

È possibile, e ciò per tre motivi:

  1. Queste polizze sono gravate da caricamenti impliciti che possono arrivare anche al 15% del premio investito. Si tratta di costi occulti di cui il risparmiatore non è assolutamente consapevole (altrimenti chi sarebbe così sciocco da sottoscrivere un prodotto del genere?)
  1. La struttura del prodotto ha come componente uno strumento derivato di tipo “call” (opzione o swap) che scommette sul rialzo di indici o titoli. Naturalmente se il sottostante sale, aumenterà il valore dell’opzione, se invece scende l’opzione perderà il suo valore.
  1. Il titolo obbligazionario che dovrebbe garantire il capitale è emesso da un Ente (leggi Banca) il cui Rating (valutazione attribuita all’Emittente) è suscettibile di “declassamento” in caso di eventi che ne diminuiscano il merito di credito. È proprio ciò che sta succendendo alle principali banche mondiali a seguito dello scandalo “mutui subprime”!

E allora? Che cosa dovrebbero fare i risparmiatori per evitare pesanti perdite e, al contrario, poter guadagnare con profitto e sicurezza? Dovrebbero, a mio modesto parere, seguire gli insegnamenti presenti nel mio ebook dal titolo “Psicologia dei Fondi azionari”. Così facendo potrebbero apprendere l’importanza di approcciarsi al mondo degli investimenti con le giuste basi tecniche e psicologiche, scoprirebbero le regole della diversificazione, imparerebbero a selezionare gli strumenti in funzione della loro efficienza, capirebbero l’importanza del rapporto rischio/rendimento e molto altro ancora…

I Fondi Comuni di Investimento (in particolare gli Azionari e i Bilanciati) sono gli strumenti ideali per investire e guadagnare.

Tant’è che (guarda caso!) nella stessa pagina di Plus in cui compare l’articolo sulle Polizze, vi è una pubblicità di BlackRock (leader mondiale nella gestione di Fondi Comuni) che celebra le performance di uno dei suoi Fondi, il BGF Global Allocation Fund. Ebbene, ecco i risultati:

1 anno + 9,9%

3 anni + 37,9%

5 anni + 104,1%


Eccezionale, vero? Vediamo ora di capire dove investe questo prodotto. Il Fondo appartiene alla categoria dei Bilanciati ed investe a livello globale in azioni, obbligazioni e titoli a breve termine di emittenti corporate e governativi senza alcun limite di benchmark.

Il comparto predilige azioni di società che il gestore ritiene sottovalutate grazie ad una politica particolarmente attiva. Non è certo tra i Fondi meno volatili della categoria ma nel complesso il rapporto rischio/rendimento è molto buono sia sui tre che sui cinque anni, ed evidenzia come i maggiori rischi siano ampiamente ripagati dai rendimenti.

Positivo è il contributo alla performance dell’allocazione geografica del portafoglio e premiante l’esposizione settoriale sull’Energia unita alla selezione di titoli di prima qualità.

Ora, la domanda che sorge spontanea è questa: se questo fondo è davvero così straordinario, come mai solo 1 risparmiatore su 10.000 lo possiede? E, ancora, com’è possibile approfittare di strumenti come questo? Com’è possibile selezionarli e sottoscriverli?

Le risposte a queste domande sono presenti nel mio ebook. In esso scoprirai tutti i segreti per investire con profitto e sicurezza attraverso i Fondi Azionari.

Inoltre, nel report allegato dal titolo “Strumenti di investimento” capirai come evitare di incappare in prodotti spazzatura come le polizze Index linked.

Ciao e…buon lavoro!

A cura di Antonio Vaccaro
Promotore Finanziario
Autore di Psicologia dei Fondi Azionari

Pubblicato il: 18 Giugno 2008