Diamoci del tu (seconda parte)

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Nello scorso articolo, abbiamo visto come nella comunicazione sia importante raggiungere livelli paritari tra i due soggetti comunicanti attraverso l’utilizzo del linguaggio confidenziale.

In ambito lavorativo, invece? Come ci si deve comportare? E’ giusto dare del tu al proprio capoufficio?

Per fortuna la figura del capoufficio pian piano sta scomparendo per far posto alla figura del “leader”.

Il leader, per spiegarlo in brevi parole è “il capo eletto da un gruppo”. Non viene  imposto dall’alto, viene riconosciuto da tutti e conosce le problematiche di ogni singolo individuo del suo gruppo.. Essendo quindi una persona che deve per forza di cose essere conosciuta e apprezzata dal suo staff, non può non dare del tu ma soprattutto DEVE PRETENDERE che il suo staff  gli si rivolga in tono confidenziale e vero!

Vi ricordo ancora, che la comunicazione migliore è quella che avviene tra livelli paritari, e quella che evoca pensieri positivi: la confidenzialità unità ad una immagine di umanità danno al leader e alla squadra un valore aggiunto unico…

Naturalmente, questo tipo di comunicazione confidenziale, deve essere proposta sempre dalla persona che si trova al “livello superiore” e deve essere accettata da tutti.

E’ anche vero che non tutti amano sentirsi “dare del tu” e tengono all’etichetta della cordialità e del rispetto dai propri colleghi…ci può anche stare! Ma che siano però supportati da una biunivocità:

VUOI CHE TI DIANO DEL LEI?…SII IL PRIMO A FARLO!

Così facendo, mantenendo l’etichetta ed i propri principi, teniamo sempre la comunicazione ad un livello ottimale.

E voi, cosa ne pensate? E’ giusto darsi del tu o del lei nello stesso ambito lavorativo?

A Cura di Massimo Pigliacampo,
Autore di “I Segreti per Parlare in Pubblico”

Pubblicato il: 11 Marzo 2009