Diagrammi e mappe mentali: cosa sono e come sviluppano la creatività (parte 1° )

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Anche te, come quasi tutti noi, a scuola o sul lavoro avrai usato tantissimo i diagrammi di flusso o le mappe mentali. Questi fantastici strumenti ti permettono di:
1) raccogliere e reperire tante idee in poco spazio;
2) fare brainstorming;
3) mostrare una qualsiasi procedura in maniera estremamente intuitiva.

I diagrammi di flusso, particolarmente utilizzati in ambienti di progettazione ( informatica, meccanica, elettronica, ecc… ), sono una serie di rettangoli o di rombi che schematizzano con una precisione una procedura.

Alcuni Internet Marketers americani molto famosi utilizzano questa forma di schematizzazione per spiegare alcune delle loro strategie. La creazione dei diagrammi di flusso è molto semplice e richiede pochissime regole. Lo svantaggio però è che non sono molto utili per sviluppare l’emisfero destro, dato che seguono solo regole “razionali”.

Ne “Il Prontuario delle tecniche”, in omaggio con il mio “I Segreti della Creatività”, ti spiego un’alternativa che utilizzo io per progettare le mie cose. E’ una variante dei diagrammi di flusso tradizionali, uniti con le regole e i concetti di fondo delle mappe mentali di Tony Buzan.

Le mappe mentali, strumento ideato da Tony Buzan, sono perfette per schematizzare grandi concetti in una sola pagina. Il loro funzionamento è estremamente semplice. Inizi scrivendo al centro di un foglio il concetto che vuoi ampliare.

A questo punto, dal centro, fai parite tanti rami quanti sono gli argomenti che compongono il tuo tema. Ad esempio, se parliamo di film, puoi creare un ramo per quelli d’azione, un altro per le commedie, un altro per i thriller, ecc… .

La cosa non sarebbe diversa da un normale schema, se non fosse che nelle mappe mentali ogni ramo deve avere un colore. Ad esempio, il ramo delle commedie lo puoi fare rosso, mentre quello dei film d’azione in blu. Non ci sono regole particolari per la scelta dei colori. E’ importante però che ogni ramo (e i rispettivi sotto rami) sia colorato.

Nelle mappe mentali puoi sbizzarrirti quanto vuoi. Colori, disegni… qualsiasi cosa possa aiutarti a richiamare al meglio i concetti è ben accetto. Ed è proprio questo punto che rende le mappe mentali perfette per allenare il tuo emisfero destro (e, in particolare, la tua creatività).

Questo avviene perchè consenti alla tua mente di lavorare a “pieno ritmo”, sfruttando entrambi gli emisferi. In più, lasciando dei rami dlela mappa vuoti, la mente cercherà di riempirli, permettendoti così di sfruttare questo strumento anche per fare del brainstorming.

E’ importante notare che alleni la tua creatività con le mappe mentali solo se le fai a mano. Creandole manualmente infatti riesci ad esprimere rapidamente tutta la tua creatività, oltre a rinforzare maggiormente il tuo cervello. I software non sono così efficaci per 3 motivi:
1) ti rallentano ( anche quando si tratta di strumenti molto rapidi e intuitivi );
2) ti limitano ( un software avrà sempre un numero finito di strumenti, mentre la tua mente ne ha un numero infinito );
3) il computer difficilmente può richiamare delle belle sensazioni. L’uso di matite colorare e pennarelli invece richiama più facilmente delle sensazioni piacevoli dall’infanzia, rendendo la stessa esperienza della creazione di una mappa mentale più piacevole.

Resta il fatto che, la creazione di mappe e diagrammi al pc, è molto utile quando si lavora in team o quando si creano degli infoprodotti. Per cui, nel prossimo articolo, ti parlerò degli strumenti informatici che io stesso utilizzo.

A Cura di Enrico Sigurtà,
Autore di “I Segreti della Visualizzazione” e “I Segreti della Creatività”

Pubblicato il: 15 Giugno 2009