Come smettere di lottare contro il cibo

Sabrina GiacardiA volte siamo così presi dalla confusione della vita di ogni giorno che ci dimentichiamo il senso, il come e il perché siamo qui. Ci dimentichiamo che tutto ciò che vogliamo in fondo è amare ed essere amati, è dare e ricevere una coccola, è sentire l’anima che si scalda. Inseguiamo mille stimoli, ci stressiamo in svariate attività e lasciamo che al nostro interno si formino delle voragini, dei vuoti, delle assenze.

Con il cibo abbiamo l’illusoria sensazione di colmare questi vuoti cerchiamo nel calore di una pietanza quel bisogno di affetto, di appagamento, di felicità. Ma la nostra è una fame che non verrà mai soddisfatta a meno che non prendiamo la decisione di fermarci un attimo, guardarci dentro e imparare a nutrire l’anima con ciò di cui ha veramente necessità. Bisogna intraprendere un percorso serio, fatto di obbiettivi precisi, giusti strumenti di lavoro, volontà e determinazione nel perseguire la meta sfruttando il vero grande mezzo a nostra disposizione: l’antica saggezza del cuore

Dobbiamo imparare ad assaporare la vita, a sentirne il gusto intenso, a percepirne tutti gli aromi respirarla a pieni polmoni. Dobbiamo sostituire un massaggio, una divertente serata con le amiche, una passeggiata nel parco alle lasagne e al cioccolato. Dobbiamo cercare quella parte ferita al nostro interno e accudirla, farla tornare sana e vitale. Dobbiamo risvegliare il desiderio di correre, di ridere, di giocare, riaprire il cassetto dei sogni e scoprire magari che alcuni li abbiamo scartati troppo velocemente. Dobbiamo tornare ad amarci e a prenderci cura di noi.

E lentamente qualcosa di inaspettato emergerà dal profondo e colorerà il nostro spazio; quando la vita avrà acquistato sapore il desiderio di cibo si acquieterà. Seguendo i consigli di chi ha già percorso questo cammino, ognuno costruisce poi una  sua strada, un affascinante sentiero verso il cambiamento, verso il benessere, verso una nuova visione di sé. 

A cura di Sabrina Giacardi

Pubblicato il: 30 Maggio 2012