Come pianificare il tuo downshifting?

Foto Iniziale

Mi è capitato di andare in automobile a Milano un paio di volte nel corso delle ultime settimane. Mi sono trovato, mio malgrado, su una delle tangenziali nell’ora di punta, insieme a migliaia di altre auto, guidate da persone evidentemente “preparate” alla interminabile e congestionata coda.

Ho avuto tutto il tempo di osservare i miei compagni di sventura.

C’era chi chiacchierava al telefono, probabilmente con qualche altra persona ferma cento metri avanti, chi invece si agitava cercando forse di giustificare il ritardo sull’appuntamento fissato senza prevedere un “ragionevole” cuscinetto di sicurezza, chi leggeva tranquillamente il giornale, alternando due secondi per la lettura a due secondi per la guida.

Un quadro quotidiano per tutte le persone costrette a spostamenti per il lavoro, specie in grandi città.

La sostenibilità di una vita nel traffico (almeno due volte al giorno), frenetica e spesso dettata dai ritmi altrui, è messa sempre più a dura prova da reali e concrete possibilità di “Downshifting”, cioè da scelte per migliorare la propria qualità di vita.

Decidere però di fuggire dalla vita di città sulla base di un senso di sconforto, sul miraggio di una vita migliore in campagna, o semplicemente per il desiderio di “cambiare”, può rappresentare una soluzione fragile, se non preceduta da un’attenta pianificazione.

Occorre in particolare:

  • Esaminare la propria situazione patrimoniale e reddituale, attuale e prospettica;
  • Essere consapevoli dei sentimenti e delle possibili reazioni di tutti i familiari coinvolti dalla scelta;
  • Identificare un luogo idoneo per vivere in modo più equilibrato, ma anche per continuare a tenersi impegnati;
  • Prepararsi agli impatti psicologici potenzialmente derivanti dal cambio di lavoro, dei ritmi di vita, delle frequentazioni ed in generale delle sicurezze costruite nel tempo.

Nel manuale Ritirarsi a 40 anni, sono descritte in grande dettaglio tutte le fasi fondamentali per gli aspiranti “Downshifters”, cioè per coloro che desiderano pianificare un’uscita dalla frenesia quotidiana per ritagliarsi uno spazio e un tempo di vita più equilibrato.

Pianificare con consapevolezza e realismo una scelta di “Downshifting”, contribuisce a rendere le decisioni più robuste e sostenibili per sé e per la propria famiglia.

Buona lettura!

A cura di Filippo Masi
Autore di Ritirarsi a 40 anni

Pubblicato il: 9 Ottobre 2010