Come l’interesse composto batte l’interesse semplice

ivan-maurizziTutti noi, quando abbiamo a che fare con la sottoscrizione di prodotti finanziari, siamo soliti fare una domanda a chi ci propone l’ investimento: “Se io ti do X ora, alla fine quanto mi ridate?”. Quando si effettuano investimenti semplici come: BOT, Pronti contro termine, conti deposito, la risposta è semplice perché il corrispettivo a scadenza è scritto nel contratto ed è semplice calcolarlo, basta ricorrere alla formula dell’ interesse semplice:

M = C x (1+ni)

Dove M è il montante finale, C è il capitale investito, “i” il tasso d’interesse dell’ intera operazione ed “n” è la durata dell’investimento. Se investiamo C=10.000€ per un anno al tasso i=5% alla fine dell’ anno avremo M=10.500€. Se investissimo per 10 anni sempre allo stesso tasso i del 5% i 10.000€ di prima, otterremo 500€ all’ anno per 10 anni per un totale di 5.000€ al termine dell’ intero periodo. Non male, ma si può far meglio.

Se nell’ arco dei 10 anni di prima, investissimo i 10.000€ con l’ aggiunta degli interessi che ogni anno vengono maturati, otterremo un risultato straordinario. Utilizzando la formula dell’ interesse composto:

M =  C x (1+i)n

Come vedete gli ingredienti sono gli stessi, ma la ricetta cambia. Come in cucina, date a me degli ingredienti e vi faccio un piatto decente, dateli ad un grande chef e vi regalerà una grande esperienza culinaria. Torniamo a noi, facendo un parallelo tra le due formule. Il primo anno il guadagno è lo stesso (cioè 500€), ma già dal secondo anno le cose cominciano a cambiare perché, a fronte dei 500€ incassati (per un totale di 1000€) con la legge dell’ interesse semplice, con la legge dell’ interesse composto portiamo a casa un totale in due anni di ben 1025€. Arrivando al termine dei 10 anni avremo un risultato globale di 5000€ nel primo caso, contro ben 6288.95€ nel secondo, cioè oltre 1288€ in più solo grazie al fatto di aver differito il momento in cui avremo raccolto i frutti che i nostri soldi ci avrebbero dato.

Quindi tenete bene a mente questi tre elementi:

  1. L’ interesse composto, a parità di altre condizioni, fornisce risultati sempre migliori, o al più uguali, a quelli offerti dall’ interesse semplice.
  2. Se dobbiamo spostare un flusso di cassa in avanti nel tempo facciamolo sempre capitalizzandolo altrimenti potrebbe non valerne la pena.
  3. Un euro oggi, vale molto di più di un euro tra un anno ed ancora di più di uno fra dieci anni, per invertire questa tendenza basta investire con la legge dell’ interesse composto con tasso almeno superiore all’inflazione.

A cura del Dott. Ivan Maurizzi

Pubblicato il: 25 Ottobre 2013