Come essere sempre soddisfatti a fine giornata

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La Libertà di RaimondoIeri ho scoperto una cosa che, anche se può sembrare come la scoperta dell’acqua calda, voglio condividere. Di che cosa si tratta? Ho semplicemente capito che cosa è indispensabile far accadere affinché – a fine giornata- si possa provare sempre quel senso di appagamento e soddisfazione che ci fa dire a noi stessi di valere molto e ci fa vedere di essere sulla rotta giusta.

In uno stato emotivo del genere- alla fine di ogni giorno- è molto facile pensare che la vita è bella. E per questo credo valga la pena capirne di più.Ma quand’è che questo accade? Ci sono giorni, infatti, in cui di cose importanti se ne fanno a decine e, ciononostante la sera prevale l’insoddisfazione. Ci sono giorni invece dove una semplice cosa portata a termine, e magari solo quella, ci fa davvero provare la sensazione di volare.

Il segreto sta in ciò che abbiamo programmato di fare. Mi spiego meglio. Se ci poniamo un obiettivo per la giornata e lo portiamo a termine ecco che, in premio, riceveremo proprio quella sensazione di soddisfazione. Prima e a seguire potremmo fare altre dieci cose importanti ma quella meravigliosa sensazione sarà prodotta solo dall’obiettivo che avevamo programmato e poi portato a termine. Le spiegazioni scientifiche su questo “fenomeno”ci sono e si trovano nel campo degli studi sul cervello antico, nei quali si dice che il cervello antico cerca sempre l’inizio e la fine delle esperienze per archiviarle come “blocco unico”.

Ma non entrerò in merito a questo per dirvi, invece, che la stessa cosa vale anche per gli obiettivi chesappiamo non possono essere raggiunti in un giorno soltanto, purché nel nostro programma  stabiliamo i limiti di impegno -riferiti a quell’obiettivo- per la giornata.

Per esempio, se programmiamo l’obiettivo di perdere peso è chiaro che questo non può essere raggiunto in un giorno, ma per oggi, in rapporto con quell’obiettivo, possiamo programmare una corsetta e se la facciamo, a fine giornata, proveremo quella meravigliosa sensazione (che nel mio libro chiamo stato SDV ) anche se non avremo avuto tempo per fare altro. Potremmo invece fare altre dieci cose importanti (non programmate) tralasciando di fare la corsetta… e proprio questo non ci regalerà la sensazione di soddisfazione.

Dunque seguite questo accorgimento: per essere sempre soddisfatti a fine giornata, programmate qualcosa di semplice da fare e fatela (Farla è ciò che dovete far accadere); così vi garantirete quella soddisfazione che è il minimo che vi meritate ogni giorno, dato che ci sono sempre un sacco d’imprevisti e contrattempi sui quali sarete chiamati a impegnarvi.

A cura di Roland DelVecchio
Autore di: Lo stato sdv: il senso della vita; La bussola di Roly; La libertà di Raimondo.

Pubblicato il: 30 Settembre 2013