Come crearsi velocemente un secondo reddito (che potrebbe diventare il primo)

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Emanuele Giordani Alla base d’ogni azione pubblicitaria c’è un mezzo (medium) che ha l’obiettivo di veicolare a sé più occhi e orecchie possibili, che sono i futuri consumatori.

Perché una persona decida di seguire questo mezzo deve averne un motivo, deve cioè essere attratta da esso per qualche ragione, che solitamente consiste in servizi che gli vengono offerti.

Per questo obiettivo le varie emittenti televisive o radiofoniche offrono intrattenimento, informazione, cultura ecc.. e così ogni mezzo di comunicazione propone più servizi in grado di attirare a sé il pubblico che diverrà consumatore per i suoi inserzionisti e sponsor.

A questo punto la domanda è scontata: come posso fare pubblicità alla mia o ad altre aziende se non mi appoggio ad uno di questi mezzi?
E la risposta è: ne creo uno che, oltre a offrire pubblicità, è in grado di fidelizzare la clientela e incentivare le vendite.

Per creare questo nuovo mezzo e/o sistema promozionale utilizziamo il vecchio principio “l’unione fa la forza”.

Infatti se riunisco assieme 200 piccoli poli d’attrazione, per esempio negozi, i quali sono visitati ognuno in media da 1000 persone al giorno e se ciascuno di essi promuove gli altri 199, otterrò che ognuno dei 200 poli è stato conosciuto da 200.000 persone.
Quindi, questo principio lo possiamo utilizzare per creare dei circuiti (gruppi di attività) composti da un determinato numero di piccoli poli d’attrazione, che si pubblicizzano a vicenda.

Con questa azione, abbiamo ottenuto il primo obiettivo che ci eravamo prefissati, e cioè abbiamo moltiplicato gli occhi puntati su ogni componente di questo circuito.

Il passo successivo è quello di creare una motivazione che induca i clienti di ciascun polo d’attrazione, (per restare all’esempio, ciascun negozio) a ricercare gli altri poli che fanno parte del circuito.
Questo interesse lo otteniamo solo se questo comporta per loro un vantaggio, come per esempio un premio.

Infatti, la soluzione sta nel creare un concorso a premi incentrato sulla raccolta punti, dove, a differenza dei soliti concorsi, i premi vinti non si scelgono da un catalogo o da una lista predefinita, ma si ricevono direttamente dagli altri affiliati al circuito, ossia dagli altri poli d’attrazione.

In questo modo, spingo il consumatore a cercare e a visitare tutti i partecipanti al circuito perché il premio vinto sarà diverso in base alla categoria merceologica d’appartenenza dell’affiliato che gli consegnerà il premio.

A questo punto abbiamo ottenuto i seguenti risultati:

1) pubblicità attraverso la promozione reciproca
2) fidelizzazione grazie alla raccolta punti creata da ogni affiliato
3) incentivo alla vendita alimentato sia dal fatto che più il consumatore spende e più punti ottiene, sia dal fatto che il cliente, a parità di servizio, si reca dall’attività che è affiliata al circuito perchè gli offre la possibilità di risparmiare grazie allo sconto vinto come premio.

Organizzare un circuito simile con tutti gli strumenti necessari per essere sviluppato (fidelity cards, locandine, flight, ecc..) è fattibile anche in poco tempo e soprattutto con costi di start up molto contenuti, e soprattutto permette di fornire agli affiliati un sistema promozionale molto economico e a noi di avere delle entrate derivanti dal costo di affiliazione.

È ovvio che la dimensione del circuito la decidiamo noi, può essere composto da 10 attività come da 100, dipende solo da quanto tempo vogliamo dedicargli e da quanto vogliamo guadagnare…

A cura di Emanuele Giordani
Autore di Marketing Punti & Sconti

Pubblicato il: 24 Febbraio 2010