Come comprendere cos’è il web 3.0 e i possibili scenari cui può condurre (terza parte)
Come già visto nella prima parte e nella seconda parte di questo articolo, molte rivoluzioni sono in atto per quanto concerne il cosiddetto web 3.0, e non riguardano solo l’utente.
Ad esempio, una volta, i file usati su internet non erano riutilizzabili in altri contesti, oggi invece sono utilizzati per vari scopi, interni ed esterni. Questo consente di interfacciarsi con questi, ed avere a disposizione molti utilizzi, esterni ad internet stesso.
Di qui una configurazione del web che consente, ad esempio, la creazione di data base esterni e quant’altro. Tipico fenomeno in tal senso è la realizzazione, da parte di molte imprese, di data base prelevando dati da fonti internet, e via dicendo…
Un’altra rivoluzione forse avverrà in campo legale: sinora i dati diffusi su internet sono stati considerati disponibili gratuitamente, e questo ha rappresentato una grossa fonte di risorse informative, in pratica il vero segreto del successo economico dei motori di ricerca. Cioè avere la materia prima praticamente gratis.
Infatti, un motore di ricerca, in fondo, non fa altro che esaminare le varie pagine web, e le riutilizza, reinviandoci colui che ricerca termini e frasi, ma… e se tali contenuti venissero (un domani, o forse già oggi?) considerati tutelati dal diritto d’autore, e quindi si dovesse pagare per utilizzarli? Questo si sta già in parte verificando.
Forse non è molto noto, ma addirittura nel 2008, ad esempio, alcuni giudici belgi hanno condannato proprio Google a rifondere gli autori di alcuni contenuti immessi sul web, per violazione del diritto d’autore, cioè hanno affermato il principio giurisprudenziale secondo il quale i contenuti sono tutelati da diritto d’autore, e, salvo espressa deroga da parte dell’autore stesso, il loro utilizzo dev’essere a pagamento. Anche questo principio, se si diffonde, porterà sicuramente a una rivoluzione.
Insomma, molte innovazioni, che fanno parlare proprio di una rivoluzione web, legata all’affermarsi di un web 3.0.
E tu cosa ne pensi? Ti ringrazio per il tuo eventuale commento.
A cura di Gian Piero Turletti
Autore di Progetto Azienda