Come acquisire un atteggiamento creativo

Alfredo MazzaraLe idee si dividono in due tipi: quelle già scoperte e quelle che aspettano te.

Nel mio ebookPower Idea” spiego in modo approfondito come ottenere rapidamente in campo narrativo idee efficaci per cinema, tv, teatro o romanzo. Qui vorrei concentrarmi su uno specifico aspetto: dove si nascondono queste famigerate “idee” e qual è il giusto approccio per scovarle. 

Dimentica l’Iperuranio di Platone e lascia a casa la muta da sub o la trivella. Se cerchi idee non è in cielo o in luoghi strani che devi cercare, ma intorno a te. Le idee sono ovunque. Ci sei immerso dentro. Si nascondono nella realtà che ti circonda!  

Il punto è capire come estrarle. Ovvero sapere come guardare la realtà stessa. Non a caso l’etimologia della parola “idea” proviene dal latino “videre”, cioè “vedere, guardare”. Potremmo dire che il “guardare” stesso è già di per sé fonte di idee. E’ dunque il modo in cui vedi la realtà a creare idee. 

Ti piacerebbe acquisire uno sguardo “crea-idee”? Bernard Shaw, un noto autore e drammaturgo, dell’Ottocento scrisse: <Voi vedete le cose come sono chiedendovi “perché?” Io sogno cose mai esistite e mi chiedo “perché no?”>  

Un approccio illuminante, vero? Vediamo perché.

I creativi non cercano risposte ai “perché” della realtà: per loro è inutile ai fini creativi. I “perché” spiegano soltanto le cose per come sono, non creano nulla! Chi cerca idee non si accontenta del mondo così com’è: vuole cambiarlo e affronta il nuovo – per quanto strano o impensabile- con un atteggiamento aperto:“perché no?”

Osserva quello che c’è con occhi diversi! Quando cerchi un’idea metti in crisi il tuo mondo, le tue certezze: contraddici la realtà intorno a te! Sfidala! Resta aperto alle ipotesi. E chiediti: “perché no?” Proviamo a schematizzare in pochi passi come opera uno sguardo creativo sulla realtà.  

Passo 1: Osserva la realtà. Focalizziamoci su un fenomeno, una situazione o un evento che sei solito dare per assodati. Definisci i dettagli. Ad esempio: La voce umana ha un raggio d’azione limitato. Pertanto un uomo non può dialogare con un uomo che si trovi ad una distanza eccessiva.

Passo 2: Sfida la realtà: nega i fondamenti della realtà osservata. Ad esempio: la voce ha un raggio d’azione illimitato! Gli uomini possono parlare tra di loro anche a distanza.

Passo 3: Apriti alle possibilità: le ipotesi nate dalla realtà negata suonano sempre false, al primo impatto. Tuttavia l’approccio aperto del “perché no?!” ci spinge ad accoglierle come valide. Valuta premesse e conseguenze della realtà negata. Ad esempio: E se gli uomini potessero comunicare tra di loro anche a distanza? Perché no? E’ possibile grazie a qualche strumento che potenzi la voce o che sostituisca la sua funzione di trasmissione informazioni.

Passo 4: Rielabora: ora chiediti cosa possa giustificare la realtà “assurda” che hai ipotizzato. Ad esempio: i segnali di fumo, il telegrafo,il megafono o il telefono. Oggi sono realtà scontate ma c’è stato un tempo in cui non lo erano. Ed erano appunto “idee”.

 

Adesso tocca a te. Prova a creare tre idee con i quattro passi.

1.  Realtà: ___________________________________________  

2.  Rifiuto realtà:______________________________________  

3.  Approccio creativo: _________________________________ 

4.  Idea:  _____________________________________________

 

A cura di Alfredo Mazzara

Pubblicato il: 12 Marzo 2013