Cercare lavoro: l’importanza del web

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Come è facile immaginare anche il mercato del lavoro ha un andamento ciclico. A momenti di stallo susseguono periodi di ripresa e questo andamento causa la necessità di adattarsi, soprattutto per chi è in cerca di un’occupazione o vuole cambiarla. Metodi non convenzionali si stanno sostituendo a quelli classici, nonostante bussare alla porta delle azienda rimanga il metodo che preferisco, bisogna prendere atto che non può essere paragonato alle potenzialità del web.

Oggi, se volete incrementare le possibilità di trovare un’occupazione, dovete stravolgere il processo di ricerca, cambiarne i canoni ed adottare strategie differenti da quelle utilizzate fino a ieri. Mi rivolgo ai giovani, ma soprattutto a chi non è nato nella nella “rivoluzione tecnologica”, a chi è ancorato a vecchi schemi mentali ma che ha intenzione di uscirne.

Alla parola disoccupazione associamo spesso gli under 30, senza pensare a coloro che giunti alla mezza età, restano vittime di scelte aziendali e si ritrovano disoccupati e con una famiglia da mantenere. Questo fenomeno è stato riconosciuto ufficialmente anche dalla Riforma Biagi e leggi collegate che ha reso obbligatorio il ricollocamento. Credete nelle nuove tecnologie, avvicinatevi anche solo per curiosità, e scoprirete un vasto mondo di opportunità.

La ricerca diretta, porta a porta per intenderci, ha il vantaggio del contatto umano, ma non consente  sicuramente di raggiungere un numero di aziende dell’ordine delle centinaia, cosa  che grazie ad internet è possibile. L’ e-recruitment sta trasformando il settore della ricerca e selezione del personale, anche le grandi aziende hanno iniziato l’opera di adeguamento rivolgendosi a società specializzate che attraverso i propri portali mettono a disposizione i curricula inseriti dai candidati stessi.

Si viene a creare in questo modo un “nodo telematico” nel quale passano e si incontrano migliaia di domende e offerte di lavoro. La domanda ora sorge spontanea: quanto è utile inserire il proprio curriculum e la propria lettera di presentazione in portali come ad esempio Monster? Nel prossimo articolo discuteremo proprio di questo.

A Cura di Fabio Vezzoli,
Autore de “Il Lavoro che Fa per Te”

Pubblicato il: 6 Novembre 2008