Come assumere le persone giuste

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Pier Paolo SposatoLeggevo, su un numero recente di una importante rivista, i risultati di un’indagine, commissionata per valutare le tendenze del mercato del lavoro, in conseguenza della crisi che ha investito le imprese nel corso del 2009.

La giornalista, Daniela Fabbri, affermava che: la crisi e la necessità di ridurre i costi hanno provocato una rivoluzione silenziosa nei modelli di organizzazione aziendale, un ripensamento delle strutture, una ricerca sempre più attenta all’efficienza.

La logica conseguenza di questa situazione, si affermava ancora, si ripercuoterà sul modo di lavorare del singolo lavoratore ma, soprattutto, sul modo in cui le aziende valuteranno e sceglieranno il personale, che dovrà essere sempre più qualificato, competitivo, innovativo e motivato.

Limitiamoci a considerare, in questo primo articolo, la selezione e domandiamoci quali processi vanno messi in atto per riuscire ad assumere, realmente, le persone giuste.

Quelli fondamentali sono quattro:

– Introduzione in azienda del sistema delle competenze; queste sono definite come la combinazione di conoscenze, capacità e comportamenti che, se messi in atto, contribuiscono al miglioramento della prestazione dei dipendenti ed al successo dell’organizzazione;

– Adozione delle job descriptions (mansionari), che permettono di arrivare a una descrizione molto precisa del profilo di competenze, necessario, per ricoprire con successo una determinata mansione. Questo profilo tornerà utile nei due momenti del processo di selezione: il reclutamento e la selezione del candidato migliore;

– Scelta di una strategia di reclutamento (s’intende per reclutamento la ricerca di un sufficiente numero di candidati suscettibili di assunzione, con un bagaglio di competenze adatte a ricoprire la posizione offerta dall’azienda) basata sulla consultazione di fonti che siano coerenti con il tipo di personale da assumere;

Affidamento del processo di selezione a funzionari aziendali che abbiano buone capacità di comunicazione, obiettivi nei giudizi, privi di pregiudizi, buoni conoscitori dell’azienda e addestrati al compito o, in alternativa, a qualificate società di consulenza.

A cura di Pier Paolo Sposato
Autore di Valutazione e Selezione del Personale, Come Gestire i Conflitti, Capi non si Nasce,

Pubblicato il: 9 Giugno 2010