Come ho conosciuto Dario Bernazza e la sua opera “O si Domina o si è Dominati”

Foto Iniziale

Dario Bernazza è un filosofo che ha passeggiato sul nostro pianeta durante il secolo scorso. E’ stato un maestro di vita con un approccio filosofico ed etico davvero speciale.

La sua è stata una vita di avventureOrfano di madre a 4 anni. Richiuso in collegio a 11 anni. A 18 doveva scegliere se farsi prete o andare in guerra. Partì per la guerra! Fatto prigioniero, tornò a Roma alla fine del secondo conflitto mondiale.

Iniziò la sua straordinaria carriera come portiere di notte. Ebbe tanti amici durante le piccole ore: Socrate, Platone, Aristotele, Seneca e tantissimi altri straordinari uomini che hanno forgiato la nostra cultura occidentale.

Subito dopo avviò la sua attività imprenditoriale realizzando diversi negozi di articoli da regalo a Roma con grande successo. Intanto giunsero i suoi sessant’anni e decise di vendere tutto e scrivere “O si Domina o si è Dominati”.

L’opera vinse subito il prestigioso Premio Selezione Bancarella. Da allora sono state vendute centinaia di migliaia di libri in tantissime edizioni da Mondadori, Partenone e, infine, Michele Tribuzio Editore. Una curiosità? Dario ha anche vinto il Festival di Sanremo del 1957, come autore!

Come ho conosciuto il grande Dario? E’ stata un’impresa!

Negli anni ’90 spesso pernottavo per esigenze logistiche al Forte Agip Hotel, oggi Holiday Inn, in autostrada Modena Nord. Un fresco mattino di settembre, mentre sorseggiavo un buon caffè al bar, notai la particolare copertina con un titolo molto accattivante e assertivo: “O si Domina o si è Dominati”.

Lessi il libro in un weekend e rimasi estasiato dai suoi straordinari, etici e pragmatici contenuti. Infatti, si riassumeva in una frase: “tu sei il successo, tu sei l’insuccesso… non ci sono alibi”. Contattai subito il numero riportato e lasciai un messaggio in segreteria. Nessuna risposta. Ritelefonai, ritelefonai… nessuna risposta.

Intanto, avevo notato la presenza di Dario al Maurizio Costanzo Show diverse volte. Passarono due anni. Settembre 1992, sempre allo stesso hotel trovo un altro bellissimo libro di Dario: “Vivere alla massima espressione”. Divorato anche il secondo libro, pensai che dovevo approntare una telefonata accattivante per suscitare il suo interesse tra le migliaia di lettori.

Riportai il testo della telefonata su un foglio e cercai di memorizzarlo per non leggere mentre telefonavo.

Risultato? Dario mi telefonò la mattina del giorno dopo! Due anni! Sì, due anni ho impiegato per entrare in contatto con una persona stupenda che ha cambiato radicalmente il resto della mia vita.

Infatti, ci incontravamo ogni 15 giorni. Tornando in Puglia dal Nord sceglievo il versante tirrenico per sostare a Roma. Dal ’92 al ’95, data della sua scomparsa, sono stati tre anni di incontri e continui confronti su tutte le tematiche dell’esistere.

Ricordo quando mi donò la possibilità di diventare suo editore e decise di scrivere le due ultime pagine del libro dedicandole alla nostra bella e reciproca amicizia.

Che palestra!

Prima vivevo stimolato in modo prioritario da successi professionali. Dopo, ho liquidato diverse società,cambiato lo stile di vita, migliorato i rapporti, già positivi, in tutto il contesto professionale e sociale.

Certo, l’opportunità di aver incontrato un mentore di tale spessore è stata forse la svolta più importante della mia vita.

Grazie Dario!

A cura di Michele Tribuzio
Editore, Autore

Pubblicato il: 5 Maggio 2010