Importanza della comunicazione non verbale

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Quanto tempo ci mettiamo, ad un primo incontro, a decidere se una persona ci è simpatica o antipatica?

Se siamo sinceri dobbiamo ammettere che, di solito, emettiamo il nostro verdetto nel giro di pochi secondi.
Quanti di noi sono in grado di ricordarsi da subito il nome della persona che ci è stata appena presentata? Probabilmente pochi!

Nei primi istanti di un rapporto siamo maggiormente occupati ad osservare
altre cose; mentre stringiamo la mano al nostro nuovo interlocutore, i nostri sensi si attivano in ogni direzione:

  • com’è sudata la sua mano!
  • Che buffa voce che ha!
  • Ha una macchia sulla camicia!
  • Come è vestito bene!
  • Ha i capelli sporchi!…

e chissà quante altre cose di questo genere.

Ecco perché ci è difficile ricordare il suo nome: «mi scusi, come aveva detto di chiamarsi?»
La nostra natura animale ed istintuale reclama legittimamente un suo spazio e in certi casi ci è di grande aiuto. Quello che ci differenzia dagli animali è la nostra capacità di andare al di là del momento percettivo.

Quante volte ci è capitato di dover rivedere dei nostri giudizi sulle persone ad una conoscenza più approfondita?
Dobbiamo ammettere che qualche volta i nostri sensi, le nostre percezioni ci ingannano o, meglio, svolgono un ruolo che è loro proprio: un primo sondaggio della realtà sulla scorta di dati meramente emotivi, niente di più.

E’ anche vero che quel primo giudizio, quelle percezioni iniziali, non solo hanno pesato enormemente sull’impostazione della relazione, ma continuano ad influire anche nel proseguo del rapporto: la mente umana è fatta in modo tale da andare a cercare quasi sempre le conferme a quanto i nostri sensi hanno percepito!
E’ molto più faticoso il processo di revisione e/o disconferma di quelle sensazioni iniziali.

Alcuni studiosi hanno appurato che nei primi minuti di conoscenza di una nuova persona noi “decidiamo”il 90% delle cose che la riguardano. E’ ovvio che l’altra persona fa esattamente la stessa cosa nei nostri confronti!
Nei primi istanti di un processo di comunicazione noi percepiamo dal nostro interlocutore il :

55% DEI MESSAGGI PROVENIENTI DAL LINGUAGGIO DEL CORPO (POSTURA, MIMICA FACCIALE, GESTI…);

30% DEI MESSAGGI PROVENIENTI DAGLI ELEMENTI PROSODICI (TONO, RITMO, PAUSE DELLA VOCE);

15% DEI MESSAGGI PROVENIENTI DAL LINGUAGGIO VERBALE.

Come si può notare la percentuale dell’impatto del contenuto sulla comunicazione (almeno nei primi momenti del rapporto) è assolutamente trascurabile.
Quindi, possiamo affermare che:
COME DICIAMO LE COSE È PIÙ IMPORTANTE DELLE COSE CHE DICIAMO.
…almeno nei primi istanti di una relazione.

Basta pensare ai nostri comportamenti di comunicazione quando corteggiamo il nostro partner, quando amiamo, quando rechiamo soccorso, quando si combatte, quando stabiliamo rapporti con bambini piccoli o persone in preda a forti emozioni… sono tutti comportamenti espressi con il corpo, i gesti, le espressioni del viso più che con la parola.
La comunicazione non verbale è una forma di comunicazione immediata; viene dal profondo, spesso è assolutamente inconscia e proprio per questo

E’ FACILE DICHIARARE QUALCOSA VERBALMENTE MA È DIFFICILE SOSTENERE UNA BUGIA CON IL LINGUAGGIO DEL CORPO.

A Cura di Cesare D’Ambrosio,
Autore di “Tecniche di Vendita”

Pubblicato il: 3 Ottobre 2008