5 Passi per far emergere la tua energia cambiando le abitudini

Risveglia il Vulcano che E' in TeLe abitudini sono alla base della qualità della tua vita. E quindi anche quando dobbiamo esprimere la nostra energia. Non è quello che fai ogni tanto che conta, è quello che fai sempre, tutti i giorni, anche se piccolo, che fa la vera differenza nei comportamenti. Wikipedia definisce le abitudini così:

«L’abitudine (dal latino habitudo, habitudinis, struttura fisica o morale) è la disposizione o attitudine acquisita mediante un’esperienza ripetuta. Questa disposizione è insita nel comportamento degli esseri umani e degli animali. E’ stata alla base della scoperta del rito dell’abitudine».

Io sono convinto che tu, io e tutti gli altri viviamo la vita che abbiamo creato con le nostre azioni ripetute, cioè le abitudini, e che queste abitudini esistano anche nella comunicazione non verbale e nella voce. Quando mi lamentavo, per esempio, lo facevo ripetutamente, a volte senza saperlo. Era diventato parte della mia giornata, della mia vita e della mia identità. Smettere ha richiesto impegno. Sono sempre alla ricerca di cosa rende le persone felici (o di successo), tali. La risposta più semplice è che fanno quello che altri non fanno. Ma cosa di preciso?

Oggi vorrei condividere cinque abitudini di pensiero e azione che le persone straordinarie hanno.

1. Non sono avidi. Hai mai conosciuto qualcuno che è diventato ricco, cioè non è nato tale, ma ha creato ricchezza con il suo operato? Hai notato che non è avido? L’avidità porta a essere ossessionati in modo negativo. Porta a credere a sistemi per diventare ricchi senza far fatica, o senza creare valore. Sistemi che non possono funzionare, come non funziona il gioco delle tre carte.

Se vuoi diventare ricco, felice, soddisfatto o altro devi impegnarti, l’avidità non serve a nulla. Meglio l’impegno, la passione, la competenza. Socrate diceva che chi non è soddisfatto di ciò che ha, non sarà soddisfatto nemmeno quando avrà cosa desidera.

2. Valorizzano di più il crescere e migliorare, rispetto all’avere successo o guadagnare tanto. Avere successo, o soldi, non rende sempre felici. Crescere e migliorare, sì.

Come valuterai la tua vita, e ciò che hai fatto, quando sarai sul letto di morte? Credi che sarai più felice per la somma di denaro che avevi, o per le esperienze, le avventure, le persone, le sfide, l’aiuto che hai dato e le persone che hai amato? Non a caso Albert Einstein diceva: «Cerca di essere un uomo di valore, non un uomo di successo».

3. Hanno perseveranza e  auto-disciplina. Tutti sappiamo cosa funziona, tutti sappiamo cosa dovremmo fare per migliorare. Pochi lo fanno, perché?

Muhammad Ali diceva di aver odiato ogni minuto di allenamento ma, in quei momenti, pensava a quello che voleva, ai risultati. Sapeva che per essere un campione doveva allenarsi duramente, ecco perché era così disciplinato. Molti pensano che l’autodisciplina sia un limite, uno sforzo. Io credo che sia la libertà alla sua massima espressione. Invece di essere schiavo dell’emozione del momento, o della pigrizia, sei padrone delle tue azioni e crei quello che vuoi.

4. Valorizzano le relazioni con gli altri. Nessuno può essere felice, o aver successo, da solo. È impossibile.

Abbiamo tutti bisogno degli altri. Certo non di tutti, solo di quelli giusti per noi. Circondati di persone migliori di te, frequenta gente che come te vuole crescere, che ti ispira, che ti motiva. Crea sorellanza e fratellanza con alcuni di loro. Credimi, penserai più a loro che al tuo successo quando il tuo viaggio chiamato vita sarà al suo termine.

5. Mantengono le promesse. Soprattutto quelle che fanno a se stessi. Fa un po’ parte dell’autodisciplina se ci pensi.

Far promesse è facile. Parlare è ancora più semplice. Fare quello che si dice è difficile. Potrei farti tanti esempi, ma non serve. Leggi un qualsiasi quotidiano, ascolta qualcuno in TV, o vai al bar dove bevi il caffè e avrai l’esempio da non seguire. Il mondo è pieno di persone che “dovrebbero” fare qualcosa che non fanno mai, oppure di individui che dicono ma non fanno. Non a caso c’è anche un proverbio a tal proposito che riguarda anche la comunicazione non verbale: «La minoranza fa il contrario. Dice e fa. A volte fa e non dice neppure. Sono quelli che poi hanno i risultati. Quelli che alcuni chiamano “fortunati”».

Non c’è fortuna nel crescere, nel farlo ogni giorno con piccole cose che ti sei ripromesso di fare. Non c’è fortuna nel coltivare le relazioni e nell’essere una persona di valore. C’è impegno in quello che si fa, volontà di farlo e rifiuto di accettare la mediocrità anche nella comunicazione non verbale. Sono tanti piccoli extra, non serve fare chissà cosa, basta fare bene ogni giorno.

 

A cura di Giovanni Garavello

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Pubblicato il: 15 Febbraio 2014